Prima di diventare attore, Marco Giallini lavorava come imbianchino, ma c’è stato un momento preciso in cui la sua carriera è svoltata.

Marco Giallini ha sudato sette camicie per arrivare dov’è oggi e giustamente va molto orgoglioso di tutto l’impegno che gli è servito per raggiungere i propri obbiettivi nella vita. La sua strada verso il successo non è stata spianata e solo grazie a tanto lavoro, un po’ di fortuna e una gran dose di determinazione è riuscito ad ottenere il proprio riscatto.
Il grande interpreta romano ha iniziato a recitare quando aveva 22 anni frequentando la scuola La Scaletta di Roma, ma prima di diventare un attore la sua vita era del tutto diversa. Ha parlato di questa questione e di tanti altri aspetti della propria vita in una lunga e recente intervista per il programma radiofonico I Lunatici.
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L’occasione
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Ha buttato fuori tutto quello che pensava Marco Giallini ai microfoni de I Lunatici, parlando delle donne, dei giornalisti e del suo carattere difficile anche sul set; tra le cose che ha raccontato però c’è anche il momento decisivo della propria carriera, quell’occasione che gli ha permesso di diventare il grande attore che è oggi. Prima di dedicarsi alla recitazione, quando ancora era giovanissimo, Giallini lavorava, come qualunque ragazzo di una famiglia umile che deve costruirsi una vita; faceva l’imbianchino e aveva iniziato presto ad imparare il mestiere, lasciando la scuola dopo aver finito le medie.
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“Ero in Viale Mazzini a lavorare come imbianchino in un appartamento. Ho fatto l’imbianchino per otto, nove anni, non come quelli che vanno a fare i pizzaioli a New York, ma a casa hanno il papà con cento milioni di euro. Un giorno andai a fare un provino. C’erano anche Zingaretti e Scarpati. Mi presero nella comapgnia dei Magazzini Criminali, poi iniziai a fare i classici a teatro, mentre studiavo di sera; ho fatto le serali e poi mi sono iscritto all’università. Ero impegnato con lo spettacolo teatrale di Mastandrea quando Marco Risi mi vide: cercava il marito della Bellucci per un film. Era il 1994. Mi prese per fare ‘L’ultimo capodanno’. È stata la mia prima grande occasione”, ha spiegato l’attore.