Come per molti grandi personaggi dello spettacolo, anche per Micaela Ramazzotti il periodo dell’adolescenza non è stato facile.

Micaela Ramazzotti già da giovanissima aveva le idee chiare su cosa avrebbe voluto fare da grande ed ha iniziato a soli 13 anni a lavorare nei fotoromanzi. Dopo aver studiato dizione ha esordito al cinema e il suo primo ruolo importante è arrivato nel 1999, quando è entrata nel cast del film La prima volta.
Il vero successo è arrivato alla fine del primo decennio dei 2000, quando è stata notata da Virzì ed è diventata protagonista di Tutta la vita davanti. Da qui la sua carriera ha subito un’impennata e la sua vita privata anche. L’attrice infatti è diventata la moglie del regista Paolo Virzì nel 2009 e con lui ha avuto due figli. Nel 2018 i due hanno annunciato la loro separazione, ma poco dopo sono tornati insieme.
Oggi Micaela ha 42 anni, moltissimi successi alle spalle e un film appena uscito, Maledetta Primavera. In una recente intervista per Il Corriere della Sera, la bella attrice ha parlato dei suoi anni giovanili svelando alcuni lati inediti di se stessa: sembra che da ragazzina fosse una sfigata.
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L’identità della sfigata
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Micaela Ramazzotti si è raccontata a Il Corriere della Sera come un’adolescente ribelle e un po’ sfigatina che, in alcune occasioni, ha subito anche atti di bullismo: “Mi hanno bocciata due volte; sfidavo i professori: Michela vai fuori. E io non ci andavo. Mi divertiva essere ribelle e trasgressiva davanti ai miei compagni di classe, oggi dico non fatelo. Avevo l’identità della sfigata, facevo fotoromanzi per emanciparmi e avere un po’ di soldi da spendere nel bar davanti alla mia comitiva dove davo baci per finta”, ha confessato.
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Inoltre la Ramazzotti è dotata di un fascino particolare che è stato valorizzato dal tempo e dalla sicurezza in se stessa, ma che non era affatto compreso quando era ancora una giovanissima; per questo motivo veniva spesso presa in giro, ma grazie alla recitazione ha trovato la propria rivincita: “Ci conoscevamo tutti. Da ragazzina mi chiamavano surf, zero seno e denti grandi. Se ero bullizzata? Beh, un po’ sì. Recitare è stata la mia rivincita interiore”, ha spiegato.