“È colpa mia”: Fedez, prima si scusa e poi attacca

Fedez non ha peli sulla lingua ed è ancor più chiaro grazie al suo ultimo intervento, dove dopo le scuse, è arrivato anche un attacco.

Fedez
Fedez [Fonte Instagram]
Nel corso dell’ultimissima intervista per il settimanale Voi, Fedez ha parlato ancora una volta della delicata situazione in cui versa il nostro paese. Ha inoltre ripreso un importante discorso che lo riguarda molto da vicino e si è pubblicamente scusato per ciò che è successo negli ultimi mesi. Tuttavia, non avendo peli sulla lingua, non è riuscito a trattenersi dal lanciare anche una frecciatina.

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“Mea Culpa”: le scuse di Fedez colpiscono, ma non quanto le accuse

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Fedez [Fonte Instagram]
Le opinioni di Fedez catturano sempre l’attenzione, nel bene e nel male. Per ogni fan che lo sostiene, infatti, molti altri sono i detrattori pronti a criticarlo. Nonostante questo, però, si può dire che ogni sua parola riecheggia per giorni su internet e alla fine tutti ne parlano. Forse anche per questo il rapper s’impegna a dire la sua su ogni possibile argomento, è consapevole dell’eco mediatica che ha il potere di scatenare.

Tutte queste consapevolezze lo avevano portato, l’anno scorso, a spendere moltissime parole per i lavoratori del settore artistico che versavano in condizioni disperate a causa della pandemia. Aveva anche promosso una raccolta fondi per aiutare tutti gli operatori in difficoltà, sperando che molti suoi colleghi potessero contribuire alla buona causa.

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In queste ore però arriva il suo mea culpa sul settimanale Voi, dove Fedez spiega che forse non è riuscito a trasmettere per bene ciò che aveva in testa. Secondo lui l’iniziativa – dal nome scena unita – avrebbe potuto raccogliere molto più dei 5 milioni raggiunti: “Potevamo raccogliere 20 milioni, perché molti artisti si sono messi in gioco” ha commentato nel corso dell’intervista. Comunque un ottimo traguardo, considerando che solo nei primi dieci giorni sono stati raccolti ben 2 milioni.

In chiusura però Fedez si concede anche una poco velata critica al sistema che si è instaurato negli ultimi mesi. Parlando ancora della raccolta, il rapper ha voluto precisare che c’è un Ministero e c’è un Ministro  intendendo quindi che le istituzioni non hanno fatto abbastanza per aiutare gli operatori, messi in ginocchio dalla situazione.

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