Dal momento che la curva dei contagi è tornata a preoccupare il Governo, si discute anche di nuove regole per il Green Pass.
La preoccupazione è tornata a salire a causa dei contagi registrati in Italia, al punto che Governo è tornato a riflettere su nuove regole per arginare la situazione. Molti, tra cui lo stesso Speranza, si sono detti contrari a nuove regole che possano puntare alla chiusura degli esercizi, e ora si guarda al certificato verde. Da diversi mesi il vaccino è stato individuato come l’unica arma valida contro la pandemia, ma le dosi somministrate non sono ancora sufficienti.
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Viaggi ed eventi: il Green Pass sarà fondamentale per la ripresa
Il Green Pass è diventato il vero e proprio protagonista degli ultimi articoli di cronaca, soprattutto considerati gli ultimi dati raccolti sui contagi. Nelle ultime settimane, complice il turismo, il numero di tamponi positivi è tornato a salire e il Governo si è messo al lavoro per impedire una nuova ondata.
Si è parlato del modello francese, dove la maggior parte delle attività richiedono l’esibizione del certificato; tuttavia la maggior parte degli esponenti politici si è detta contraria ad emulare il governo Macron. Ciononostante è necessario pensare nuove misure per evitare che la situazione possa peggiorare ulteriormente.
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Al momento, infatti, si cerca di evitare una legge per rendere il vaccino obbligatorio ma, viste le numerose critiche, si cerca di aggirare il problema, imponendo l’esibizione del Green Pass in più attività possibile.
Le ultime disposizioni prevedono l’esibizione del certificato per cambiare regione, feste e banchetti e manifestazioni sia al chiuso che all’aperto. In queste ore si è presa in considerazione l’idea di rendere obbligatorio il Green Pass in tutti i luoghi a rischio assembramento – quali stadi, eventi, mezzi di trasporto, spettacoli e la tanto discussa discoteca.
Quest’ultima è stata citata proprio per invogliare i più giovani a vaccinarsi, visto che si tratta della fascia d’età che più potrebbe far circolare il virus. In ultima battuta si è pensato anche a palestre, ristoranti ed esercizi al chiuso, ma ancora non ci sono decreti definitivi; il Governo è al lavoro per trovare il giusto compromesso, per quanto difficile da individuare.