Green Pass, l’Italia non seguirà il modello francese: chiusure e riaperture, cosa cambia

I dati non sono incoraggianti e il numero dei contagi è tornato a salire, per cui il governo in queste ore discute nuovamente del Green Pass e le chiusure.

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Green Pass Digitale

Nelle ultime settimane la curva dei contagi ha smesso la sua discesa e ha invertito di nuovo la marcia, con una flessione in positivo del numero di tamponi positivi sul suolo italiano. A causa dei dati poco incoraggianti, il governo è tornato a discutere delle ultime disposizioni vigenti, soprattutto in materia di Green Pass e chiusure. A pronunciarsi in merito è stata anche Mariastella Gelmini, attuale ministra per gli Affari regionali.

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Green Pass, ecco cosa cambierà con le nuove disposizioni

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Chi ha il Green Pass potrà andare in discoteca (Instagram)

La battaglia contro il Covid non si è ancora conclusa, tutt’altro, nelle ultime settimane si è registrato un nuovo aumento di tamponi positivi, con la curva dei contagi in risalita. Nonostante questo, però, in molti cercano di allontanare il pericolo delle chiusure, dal quale sarebbe troppo difficile riprendersi.

Di questo avviso è anche la ministra per gli affari regionali, Mariastella Gelmini, che nelle ultime ore ha spiegato l’importanza del Green Pass per il futuro del nostro paese. “Non possiamo più chiudere, per cui è necessario sfruttare la certificazione verde, ma senza emulare i modelli stranieri” ha dichiarato la ministra, facendo riferimento alle ultime ipotesi per cui in Italia si potrebbe seguire il modello francese.

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Il governo Macron ha infatti stabilito che qualsiasi attività, dai voli al semplice treno, richieda l’esibizione del pass verde, così da incentivare le vaccinazioni. La stessa urgenza si avverte anche in Italia, da momento che il numero dei non vaccinati è ancora alto. Tuttavia non si procederà con misure così stringenti, e si opterà per una via di mezzo.

Al momento, infatti, il Comitato tecnico-scientifico valuta di rendere obbligatorio il green pass solo su treni ad alta velocità e per gli eventi sportivi – il tutto per aumentare anche la capacità di mezzi di trasporto e stadi. Per molti è vista come una vera e propria imposizione he mina la libertà privata, per cui ancora niente è davvero deciso.

In questo contesto, tuttavia, è chiaro che il green pass non può più essere rilasciato dopo la prima dose; dal momento che la Variante Delta è ormai dominante – e che contro tale ceppo del virus una sola dose non è sufficientemente efficace – è necessario che la popolazione sia vaccinata con entrambe le dosi, e spostare il traguardo del certificato verde potrebbe incentivare i più restii.

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