La carriera del conduttore va alla grande: a partire dal prossimo settembre, entrerà a far parte della grande famiglia Rai. C’è chi dice già che sia l’erede di Carlo Conti, ma qualcuno dissente.
Chiusa una porta, si apre un portone. Vero, quando si parla della carriera di Alessandro Cattelan. Il conduttore, da X-Factor, approderà presto su altre isole, o dovremmo dire reti: a partire dalla prossima stagione televisiva, sarà al comando di “Da Grande”, nuovo format televisivo pensato da Mamma Rai. Al momento sono previste solo due serate, ma nulla vieta di allungare il progetto qualora non valesse la pena in termini di ascolti. A parte “Da Grande”, Cattelan potrebbe essere coinvolto in un altro lavoro stra-importante: l’Eurovision Song Contest, che dopo la vittoria dei Maneskin, si terrà nel 2022 in Italia.
Una carriera, la sua, iniziata in punta di piedi, nel 1987, come componente della giuria della 30esima edizione dello Zecchino d’Oro, ma che poi ha avuto una rapida evoluzione. Dal 2011, entrando a far parte del team di Sky, è stato consacrato al successo. Specie dopo la notizia del suo passaggio alla Rai, molti rivedono in lui un giovane Carlo Conti o Pippo Baudo. Ma c’è qualcuno che trova il paragone un tantino esagerato.
Chi è che apprezza Cattelan ma non troppo?
Ebbene sì, proprio lui: Maurizio Costanzo, celebre giornalista e conduttore. “Credo che abbia le carte in regola per fare carriera”, ha dichiarato il marito di Maria De Filippi nella sua rubrica sul settimanale “Nuovo”. Ma poi ha messo i puntini sulle “i”: “I paragoni mi sembrano azzardati e penso che anche lui non gradisca accostamenti così azzardati”.
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Maurizio Costanzo ha fatto la storia della televisione italiana e quando dice qualcosa, c’è da fidarsi: ha visto tante meteore illuminarsi e poi spegnersi nell’arco di pochi anni. Quindi prima di esporsi così tanto, preferisce vedere con i suoi occhi i risultati che questo giovane conduttore sarà in grado di raggiungere. Senza dubbio la Rai è una bella rampa di lancio e siamo certi che la carriera di Cattelan andrà avanti come un razzo, verso l’infinito e oltre.