Dagli esordi, ai progetti futuri. L’attore del Paradiso delle Signore si è raccontato in un’intervista esclusiva.
Ci sono eventi che nel bene o nel male ci segnano. Ogni volta che ci pensiamo, si trasformano in un sorriso o in una lacrima. Il giorno in cui l’attore Emanuel Caserio è stato selezionato per fare il provino per il Paradiso delle Signore è uno tra questi. “È stata una giornata indimenticabile – racconta l’attore a noi di Direttanews.com -. Ero in giro con degli amici. A un certo punto mi è arrivata la chiamata del casting director che mi ha detto: ‘Emanuel sei stato scelto dalla Rai’. Io ho iniziato a piangere dalla gioia, perché era un progetto a cui tenevo tanto. I miei amici non capivano cosa fosse accaduto. Anche quando ho chiamato i miei genitori per avvisarli, piangevo senza parlare e li ho fatti spaventare, perché pensavano fosse successo qualcosa di grave”.
Fortunatamente non era accaduto nulla di spiacevole. Dopo quella telefonata, Emanuel Caserio ha superato il provino ed è diventato Salvatore Amato, un personaggio che gli ha cambiato la vita: “Non credevo che Salvatore potesse essere così apprezzato. Il Paradiso delle Signore mi sta dando tantissimo”. Il pensiero deve essere reciproco, visto che stagione dopo stagione, gli autori della fiction Rai riconfermano la presenza di questo ruolo. Come è riuscito Emanuel Caserio a rendere il suo personaggio così vero? “Su certe cose ci assomigliamo tantissimo. A volte ho avuto il dubbio che le scene in cui recitavo parlassero di me e non di Salvatore”, risponde con sicurezza.
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Cosa rivede di sé nel personaggio di Salvatore Amato? Emanuel Caserio sa bene cosa siano la gavetta e il sacrificio…
“Ci accomuna la determinazione nel seguire un sogno, senza prevaricare gli altri. Salvatore non andrebbe mai contro la sua dignità e la sua etica. Io sono uguale a lui, non farei mai nulla di scorretto per fare il lavoro che faccio. Siamo inoltre fragili e molto spontanei. Forse troppo, perché questo atteggiamento ci porta a fare qualche gaffe. Non sempre si può dire quello che si pensa e entrambi dovremmo imparare la lezione. Parlando delle differenze, invece, Salvatore, pur essendo un personaggio di finzione, mi ha insegnato a sorridere qualsiasi cosa accada. Prima di lui, ero un ragazzo decisamente più malinconico. Inoltre lui viene dalla Sicilia ed è immigrato: si è fatto davvero da solo. Io ho la fortuna di avere vicino la mia famiglia e ogni weekend, se ne ho bisogno, posso tornare a casa”.
Qual è stata la scena del Paradiso più difficile da realizzare?
“Il litigio con Gabriella, quando Salvatore è quasi arrivato ad ‘aggredirla’ davanti la porta di casa. La gelosia aveva cambiato gli occhi del mio personaggio. Dovevo rendere credibile un passaggio che poteva sembrare un po’ forzato: Salvatore è sempre stato moderno, andava contro il fratello Antonio (alias Giulio Corso), perché lo considerava retrogrado. Invece, stavolta, accecato dalla gelosia, è cambiato. Io ho dovuto in quella scena modificare tutto il lavoro che avevo fatto su Salvatore nell’anno precedente”.
Emanuel, lei è una persona gelosa?
“Non al punto di Salvatore, che a volte sembra pazzo, ma sì e questo mi ha ‘aiutato’ un po’ in quella scena. Ognuno ha delle insicurezze: lì trovano rifugio tutte le cose che inquinano un rapporto. Sto lavorando su questo aspetto del mio carattere: da circa un anno vado anche da una psicologa per migliorarmi. Sento già di stare meglio e sono curioso di vedermi in una relazione adesso, perché sono certo che mi metterei in gioco in modo diverso. La vivrei con più maturità e serenità”.
Il personaggio di Salvatore ha subito un’evoluzione nel corso delle stagioni. È passato dall’essere un siciliano “moderno”, un po’ latin lover, a fidanzato fedele quando si è innamorato di Gabriella, fino a diventare geloso (forse troppo). Adesso alla fine delle quinta stagione è diventato il confidente della sua ex fidanzata. Si è realizzato a livello professionale, passando da dipendente a titolare del suo bar. Ci saranno altri cambiamenti in lui nella prossima stagione?
“Salvatore è un personaggio che ha sempre fatto un passo avanti e 18 indietro. Sfido chiunque a essere sempre preparato davanti alle difficoltà. Spesso è il nostro stesso carattere che non ci permette di affrontare determinate cose, come una delusione d’amore o la gelosia nei confronti di un rivale. Lì si rischia di non piacere e di farsi del male. Io spero davvero di vedere Salvatore felice, anche al fianco di un’altra donna se necessario, e spero che raggiunga un po’ di stabilità. Non vorrei mai essere irrispettoso nei confronti dei tanti fan di Salvariella (Salvatore più Gabriella, ndr). Ma è giusto andare avanti“.
Quindi Salvatore ha messo una pietra sopra la relazione con Gabriella?
“È stato obbligato a farlo dopo che lei si è sposata. Ma mai dire mai, specie in una fiction come questa: Brooke Logan di Beautiful insegna che può succedere di tutto nelle relazioni. A parte gli scherzi, all’epoca i matrimoni non erano come adesso, era più difficile tornare indietro. Io credo che si sia chiusa la parentesi per loro. Ma l’amore non guarda la punteggiatura, va oltre, ha solo cambiato forma. Salvatore e Gabriella desiderano vedersi felici, anche se non stanno più insieme. È amore anche questo”.
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Che rapporto ha con la fama e i suoi fan?
“Sono molto grato a loro, al fatto che mi seguano o mi riconoscano a volte per strada. La fama è un parolone. Io continuo a vivere la mia quotidianità normalmente: esco, faccio la spesa. Quando i fan mi fermano, anche se vado di fretta, li ascolto e rispondo alle loro domande. Senza di loro non farei questo lavoro. Se fai la cosa più bella del mondo, ma i telespettatori cambiano canale quando ci sei tu, è deleterio”.
Ha paura di essere ricordato sempre e solo per il ruolo di Salvatore Amato?
“Ancora no. Quando me lo chiederò, sarà il segnale che vorrò fare altro. Ho interpretato altri ruoli durante le riprese de Il Paradiso. Ma il mio primo amore rimane Salvatore. Non posso non essergli grato perché mi ha permesso di fare tante cose, tra cui comprare casa”.
Emanuel, quali sono i suoi prossimi progetti lavorativi?
“Ho appena girato una docu-serie in Puglia e ho iniziato a insegnare recitazione a dei ragazzi tra i 16 e i 25 anni. Dopo aver studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e dopo diversi anni sul set, mi sono detto: ‘Emanuel adesso puoi aiutare qualcuno’ “.
Cosa consiglierebbe di fare a un ragazzino che vuole diventare attore nel 2021 in Italia?
“Dovrebbe spegnere i social e la tv, che possono illuderlo di ottenere il successo facilmente. Deve studiare, fare gavetta. Se ognuno si costruisce la propria strada, gradualmente, pietra su pietra, nessuno potrà dirgli ‘no’. Questo è il trucco per restare in scena“.