I truffatori hanno spostato la propria attività su Telegram e concentrandosi sull’interesse al momento prevalente: vaccini e green pass.
In queste ultime ore la Guardia di Finanza mette in guardia gli italiani su una nuova terribile rete di traffici illegali relativi alla vendita di vaccini e Green Pass ad utenti Telegram. Oltre l’illegalità del gesto, c’è anche alla spalle una terribile truffa ai danni di coloro che hanno contattato i truffatori.
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Lo scandalo della vendita dei vaccini Covid: scattano i sequestri
La preoccupazione maggiore che gli italiani hanno al momento è in merito al rilascio del Green Pass, unico documento valido per poter tornare a viaggiare in Europa in sicurezza. Dall’inizio della pandemia, infatti, il turismo ha subito una pesante battuta d’arresto e da poco si è presa in considerazione l’idea di rilasciare un certificato con cui dimostrare l’avvenuta vaccinazione dei turisti.
L’evento ha fatto gola, purtroppo, anche ai cybertruffatori, accorsi numerosi su diverse piattaforme nel tentativo di poter sfruttare l’urgenza che gli italiani hanno di tornare a viaggiare per poterli ingannare. Dal giorno dell’entrata in vigore del Green Pass, infatti, la Guardia di Finanza ha iniziato a prestare attenzione all’applicazione Telegram a causa di alcuni traffici non proprio puliti.
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In questo modo è emersa un’enorme rete di contatti che adescavano utenti con la promessa di vendere loro vaccini per il Covi-19 e Green Pass alla modica cifra di 110-130 euro. Un pacchetto da loro definito all inclusive acquistabile tramite un link condiviso dal profilo Telegram che reinviava su account anonimi del dark web.
I cybercriminali assicuravano, per la cifra già citata, l’arrivo a casa di un kit con vaccino imballato in confezioni – ovviamente tracciato – e la certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino. Tutto nel massimo riserbo dell’anonimato, sempre stando alle loro parole. Inoltre la Guardia di Finanza ha scoperto che questo traffico adescava utenti anche fuori dalla comunità europea, garantendo alle persone con cui entravano in contatto i Green Pass per poter tornare a viaggiare.
Numerosi sono al momento i profili sequestrati dalle fiamme gialle, grazie anche a strumenti particolarmente all’avanguardia che consistono anche in un monitoraggio in real time, ma si presta ancora attenzione al fenomeno, al momento tra i più proficui della cybercriminalità.