Quando una donna diventa madre molte cose cambiano nella sua vita ed Eva Riccobono non si aspettava che le sue priorità sarebbero state stravolte.
Eva Riccobono è stata per anni una delle top model più apprezzate sulle passerelle internazionali; come tutte ha cominciato a sfilare giovanissima e ha raggiunto l’apice della propria carriera nel primo decennio degli anni 2000.
Nel 2008 ha esordito sul grande schermo partecipando al cast di Grande, grosso e … Verdone dando inizio alla propria esperienza da attrice che l’ha vista recitare in vari altri film tra cui Passione sinistra ed Io che amo solo te.
Nel 2014, insieme al compagno Matteo Ceccarini è diventata mamma del suo primo figlio, Leo e nel 2020 ha messo al mondo la piccola Livia. Con la maternità la sua vita è completamente cambiata e su questa sua esperienza ha anche scritto un libro, Mammitudine.
LEGGI ANCHE >> “Io purtroppo ne soffro”: Giulia Salemi, la rivelazione che preoccupa i fan
Cambio di vita
Ver esta publicación en Instagram
Su quel corpo che spesso in gioventù faceva fatica ad accettare, Eva Riccobono ha creato una carriera stellare lavorando con alcuni dei brand più importanti e famosi del mondo. “Ero una molto complessata. A Palermo ero diversa, la più alta e la più bionda e sono arrivata a Milano sentendomi così: una bellezza non tradizionale. Volevo avere le tette e le curve e i colori mediterranei. Ma oggi ringrazio di essere come sono”, ha raccontato in un’intervista a Il Corriere della Sera. Ben presto però la modella si è allontanata dalle passerelle ed oggi conduce una vita totalmente diversa.
LEGGI ANCHE >> Tommaso Stanzani, attacchi social: lui asfalta i criticoni
La gravidanza certo, come a tutte, qualche minima curva gliel’ha regalata, ma ha anche mischiato per lei tutte le carte in tavola. Si aspettava di prendere la nascita di un figlio con più leggerezza, tornare presto a lavoro, aiutarsi con le tate, non cambiare le sue priorità. Invece la nascita di Leo ha stravolto ogni cosa: “Pensavo di gestirla con più coolness: faccio un figlio, poi riprendo, chiamo una tata e mia mamma, mi organizzo ed invece mi sono detta: guai chi mi sposta da qui. Ho visto milioni di persone far svezzare i bambini alle tate. Per me lasciare i miei figli è una violenza, non ne sono capace”, ha raccontato la Riccobono.