Draghi ha annunciato la chiusura del programma Cashback introdotta dal governo Conte, con relativa sospensione dal 30 giugno.
Niente proroga per altri sei mesi per il programma di Cashback introdotto dal governo Conte.
Ad annunciarlo ufficialmente è Mario Draghi che decide lo stop a partire dal 30 giugno. Ultimi giorni dunque, per accumulare le transazioni elettroniche e generare credito sul quale si otterrà il 10% di rimborso. Il tetto massimo è di 150 euro con 50 pagamenti minimi ogni 6 mesi.
L’idea del Cashback nasce per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica a sfavore dei contanti, ancora molto utilizzati dagli italiani. La misura era stata fortemente voluta dal governo Conte, nell’ottica della lotta all’evasione fiscale, ma le tecniche dei furbetti erano puntualmente arrivate.
Dopo la decisione del governo ieri a maggioranza, il programma Cashback, che si sarebbe dovuto rinnovare di 6 mesi in 6 mesi, viene sospeso e pare che la decisione sia definitiva, con scarse possibilità di essere poi reintrodotto in futuro.
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Cashback: cosa non ha funzionato
Fatta la legge, trovato l’inganno. Il proverbio trova sempre ragione nella realtà ed anche stavolta i furbetti hanno trovato l’espediente per abusare di questo strumento.
La Banca Centrale Europea fu la prima a biasimare il sistema Cashback, in quanto alcuni italiani hanno dilazionato pagamenti anche di pochissimi importi, per accumulare un maggior numero di transazioni.
Tutto questo per ottenere il maxi rimborso finale, anche detto Super Premio di 1.500 euro, che verrà riscosso dal primo luglio.
Saranno premiati i primi 100.000 che avranno il più alto numero di operazioni elettroniche effettuate in 6 mesi.
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La classifica visibile sull’App Io per il Super Premio finale, aggiornata a ieri lunedì 28, rivelava che per rientrare nei primi 100.000 posti, si dovevano aver raggiunto 702 transazioni.
Mario Draghi, non convinto di questa misura, ha scelto dunque di eliminarla definitivamente. Da giovedì 1 luglio scatteranno gli ultimi rimborsi e il super premio che hanno gravato sulle casse dello stato per 1,75 miliardi di euro tra i compensi e spese.
Un bilancio pesante per i conti dello stato del 2021, quindi addio al Cashback, anche se la sperimentazione si può definire riuscita con 8,9 milioni di italiani che hanno aderito a questo programma.