Con la diffusione della Variante Delta del Covid-19 potrebbe essere necessario rivedere le regole sulla distribuzione del Green Pass dopo la prima dose del vaccino.
Quando il Green Pass Light è stato confermato, i dati promettevano un forte miglioramento della situazione sanitaria, ma la diffusione della Variante Delta ha minato tutte le sicurezze che il governo aveva. Per questo, dunque, forse sarà necessario riprogrammare la distribuzione del certificato di avvenuta vaccinazione.
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Green Pass: nuove norme in cantiere
In queste ore si è molto discusso delle diffusione della Variante Delta, che al momento minaccia il fragile miglioramento della situazione sanitaria in quanto più aggressivo. I dati scientifici, infatti, hanno mostrato che la sola prima dose del vaccino non è sufficiente a contrastare questa variante del Covid-19 – che invece risulta meno minacciosa dopo entrambe le dosi.
Molti, dunque, si sono chiesti se il rilascio del Green Pass Light – valido dopo la somministrazione della prima dose del suddetto vaccino – sia stato un errore. Su questo punto è intervenuto il sottosegretario alla Salute Sileri, affermando che “al momento della formulazione della regola i dati erano incoraggianti” e che, trattandosi di un virus, siamo di fronte ad un problema dinamico, per cui la soluzione dev’essere altrettanto dinamica. Non ci si può aspettare, quindi, che una soluzione sia valida per sempre, perché il virus per sua natura è soggetto a mutazioni.
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Nonostante questo Sileri invita alla pazienza e di osservare meglio i dati che la comunità scientifica sta fornendo in queste ore prima di pronunciarsi su nuove norme. Certamente, però, se la Variante si può contrastare maggiormente con la somministrazione della seconda dose, è necessario accelerare su questo punto.
Lo stesso Sileri ha parlato della possibilità di avvicinare la data del richiamo, così che la popolazione sia pronta a contrastare anche questa nuova minaccia. Sia Pfizer che Moderna, infatti, necessitano di una seconda dose, ma questa era stata programmata a lungo termine per garantire la copertura massima con la prima dose a tutta la popolazione. Ora che però si rende necessaria una copertura maggiore, non si è esclusa la possibilità di avvicinare le date di somministrazione. Con questa possibilità, dunque, si fa strada anche la possibilità di rimodulare il rilascio del Green Pass ma, come ha affermato lo stesso sottosegretario, è necessario prima confrontare ancora i dati scientifici.