Riforma Università, stop alle abilitazioni, basterà la laurea: rivoluzione epocale per diversi settori

Via libera alle lauree abilitanti con la nuova Riforma dell’Università: per alcuni settori sarà una vera e propria rivoluzione

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Via alle lauree abilitanti (Photo by Marco Di Lauro -Getty Images)

La Camera dei deputati ha dato l’ok al disegno di legge in materia di titoli universitari abilitanti con 330 voti favorevoli e uno contrario. Adesso il testo passerà al Senato e la sua approvazione dovrebbe arrivare entro la fine del 2021. Grazie a questa riforma tantissimi studenti non dovranno più sostenere un esame di Stato dopo la laurea. Infatti, la valutazione della parte pratica del proprio corso di studi avverrà contestualmente alla discussione della tesi di laurea. In questo modo, l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati sarà più veloce e semplice.

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La ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, ha commentato l’approvazione della proposta di legge e l’ha definita “Un segnale davvero importante.” Inoltre ha detto che il Governo e il Parlamento stanno puntando realmente sui giovani, sulla loro formazione, sul futuro del Paese. Ora, però, vediamo quali sono i settori che questa legge andrà a toccare.

Lauree abilitanti: l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro viene anticipato

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Ecco quali sono i settori interessati (Pixabay)

Per l’appunto, il disegno di legge completa il percorso già avviato con la laurea in medicina. Difatti, le lauree in odontoiatria, farmacia, veterinaria e psicologia diventeranno presto abilitanti. Inoltre, la riforma riconoscerà valore abilitante anche alle lauree professionalizzanti tecniche per l’esercizio delle professioni di geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale. Presto potrebbe essere il turno di altri settori.

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Difatti, successivamente dovrebbe essere la volta delle lauree in biologia, chimica e fisica. Tuttavia, anche numerosi altri ordini, come quelli degli architetti e degli ingegneri, potrebbero unirsi alla lista. Insomma, sarà una vera e propria rivoluzione e la legge entrerà in vigore probabilmente ad inizio 2022.

 

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