In questi giorni si è parlato a lungo della nuova variante del Covid-19 in circolazione, la Delta, ma ci sono nuovi dettagli ancora più preoccupanti che gli esperti stanno analizzando nelle ultime ore.
Mentre in Italia prosegue la corsa verso l’immunità, grazie ai vaccini, torna anche una certa preoccupazione a causa della nuova variante in circolazione, la Delta+, più pericolosa dal punto di vista dei sintomi. Mai come in queste ore è necessario accelerare sui vaccini, per mettere al sicuro la popolazione.
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La variante Delta+, il Ministero è in allerta
L’Italia procede bene sul fronte vaccini e la situazione Covid-19 si sta quasi normalizzando; purtroppo, però, per abbassare la guardia è presto, perché in queste ore si parla già di una nuova variante. Nelle scorse settimane si è già parlato della diffusione della variante Delta, che ha allarmato il mondo a causa della sua maggiore aggressività, ma ad allarmare ancora di più le istituzioni, e la popolazione, è ora a Delta+, una variante della variante.
Il Ministero è ovviamente al lavoro per arginare la situazione, mentre la corsa ai vaccini procede e sia il Ministro Speranza quanto Draghi continuano a raccomandare una certa cautela – soprattutto considerando che le previsioni parlano già di una quasi totale sostituzione dal panorama del ramo classico del virus con quello della variante. In queste ore, infatti, metà delle regioni del nostro paese si trovano già a combattere contro la variante, con casi registrati in Lombardia, Campania, Piemonte, Veneto, Toscana, Puglia, Lazio e Sicilia. Ci vuole ancora pazienza e buon senso da parte nostra, sia dal fronte vaccini quanto da quello dell’attenzione alle regole.
In molti già si stanno chiedendo come frenare l’avanzata di questo ramo del virus e l’ovvia soluzione sono i vaccini. Non basta, tuttavia, la prima dose a contrastare l’avanzata della Delta+ e ora più che mai si parla di stringere i tempi per arrivare a portare quanto prima all’immunità. Una presa di posizione decisiva arriva dal fronte turismo e si è parlato di rinviare l’apertura a tutti coloro che vogliono soggiornare nel paese. Tuttavia si tratta di un settore già duramente colpito e si deve cercare nel buon senso della popolazione – invitandoli ancora una volta a vaccinarsi – per lasciarsi questa tremenda situazione alle spalle.
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Fondamentale, inoltre, è anche l’attività di ricerca e la possibilità di sequenziare il virus, per capirne a fondo la struttura e riuscire così a debellarlo. Nel frattempo, però, la variante Delta+ ha già alzato l’allerta, portando ad un lieve aumento dei casi nella popolazione – proprio a causa della scarsa copertura garantita dalla prima dose.