WhatsApp, la svolta è “copiata” da Instagram: cambiano totalmente i messaggi

Tra le applicazioni più utilizzate dagli utenti è logico che alcune meccaniche tendano ad assomigliarsi e proprio in questi giorni Whatsapp ha fatto un enorme passo verso Instagram.

Il logo di Whatsapp (Pixabay)

Quando si tratta di applicazioni ci si muove su un campo minato, soprattutto se si è sviluppatori e il proprio prodotto è tra i più usati di sempre. In casa Whatsapp lo sanno bene e devono far di tutto per far sì che i propri utenti abbiano tutto quello che serve a disposizione e che tutto avvenga nel rispetto della privacy.

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Whatsapp verso un aggiornamento storico: si guarda ad Instagram

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Whatsapp sul telefono di un utente (Getty Images)

Nonostante i dettagli siano ancora decisamente pochi, una cosa è certa: Whatsapp è sempre più attenta alla privacy dei propri utenti e nel farlo non ha avuto paura di guardarsi intorno e tornare su idee – piuttosto efficaci – tipiche di altre applicazioni tra le più amate dagli utenti.

Per questo motivo si è subito pensato a dare una svolta definitiva alla condivisione delle foto tramite l’amatissima app di messaggistica. Al momento, infatti, una foto è per sempre è una volta inviata è ad uso e consumo del destinatario. Tuttavia, complici anche le polemiche che ogni giorno escono sul rispetto della privacy – nonché gli inquietanti fatti di cronaca che vedono al centro del problema proprio i nostri media – si è deciso di prendere la situazione in mano e dare la possibilità al mittente di gestire anche tutti i dettagli riguardanti l’invio di foto e video.

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Da questa necessità nasce l’annuncio fatto in queste ore riguardo la gestione dei contenuti sull’amata app. In parole povere sarà possibile dare al media inviato una scadenza, facendo sì che quel contenuto sia visibile al destinatario solamente una volta. Una svolta definitiva che potrebbe risolvere una volta per tutte i problemi elencati sul rispetto della privacy – soluzione al quale, come anticipato, si era già pensato con Instagram.

Ricordiamo, infatti, che entrambe le applicazioni sono di proprietà del gruppo di Facebook e non si tratterebbe, dunque, di un furto di idee ma di riadattare un’opzione davvero efficace anche sulle altre piattaforme del celebre gruppo.

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