La nipote di Fabrizio De Andrè esordisce nella musica e torna a parlare del pessimo rapporto con il padre Cristiano.
Francesca De Andrè è una figlia d’arte dalla vita difficile; ha solo 30 anni, ma ha già sofferto molto. La nipote del noto cantautore è nata dal matrimonio tra Cristiano De Andrè, figlio di Fabrizio, e la spagnola Carmen Cespedes. La relazione tra i suoi genitori è durata poco e quando Francesca era ancora molto piccola, i due si sono separati a causa dei continui tradimenti di lui; sua madre è rimasta sola con tre figli finché un giudice non ha deciso di affidare la custodia a Cristiano De Andrè.
Pochi mesi e Francesca è finita in orfanotrofio dove, tra mille difficoltà e problemi, è cresciuta. Dopo aver lavorato come modella, vocalist, showgirl ed opinionista in tv, oggi la ragazza è pronta al suo esordio musicale. Nonostante il successo però, la giovane nipote di De Andrè continua a portarsi dietro il dolore di un pessimo rapporto con il padre. Di questa questione ha parlato in un’intervista rilasciata per Il Corriere della Sera.
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Questioni di famiglia
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Sulla relazione inesistente con suo padre Cristiano, Francesca ha spiegato: “Ho rivelato solo una parte di quello che ho vissuto. Non mi sarei mai messa a raccontare i dolori del mio passato se non fossi stata costretta dalle cose che diceva mio padre. Nella sua autobiografia c’erano solo menzogne: su mia mamma, su di me, sui miei fratelli; aveva anche negato che io fossi stata in orfanatrofio. Mi sono sentita in dovere di dire la verità soprattutto per rispetto di mia mamma che si è trovata sola con tre figli, scaricati in mezzo a una strada. L’ho fatto per senso di giustizia”.
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Ora che Francesca De Andrè, sotto lo pseudonimo DE.A, si prepara ad uscire con il suo primo singolo Champs Élysées, rimpiange la presenza del nonno, l’unica persona che secondo lei l’avrebbe sicuramente appoggiata: “Penso che mio nonno sarebbe fiero, perché incoraggiava chiunque a mostrarsi per come era realmente, a non soffocare le proprie aspirazioni, a non mettere maschere, a non nascondersi dietro al gruppo di pecore. Penso che possa essere l’unico della famiglia De André ad esserne orgoglioso”.