Stavano insieme solo da qualche mese Luna e Michele Merlo, ma l’amore che li legava era già fortissimo.
La notizia della tragica morte del giovane Michele Merlo ha sconvolto l’Italia. Avevamo imparato a consocerlo come Mike Bird quando nel 2017 aveva partecipato ad Amici di Maria De Filippi, paziandosi nel talent al quinto posto.
Dopo l’esperienza televisiva Michele aveva pubblicato il suo primo disco con lo pseudonimo Cinemaboy e nel 2019 invece era stata la volta di Cuori stupidi, il suo secondo album, seguito dal libro dal titolo omonimo uscito nel settembre 2020.
Purtroppo la vita e la carriera del 28enne sono state spezzate la notte tra il 6 e il 7 giugno da un’emorragia celebrale dovuta ad una leucemia fulminante. Ad essere disperati non solo i genitori del cantante, ma anche la sua fidanzata Luna Shirin Rasia che ha voluto ricordarlo raccontando il loro primo incontro e i loro ultimi momenti insieme.
LEGGI ANCHE >> Amici 20, la storia d’amore è finita: a scrivere la parola fine è lei
Momenti d’amore
Ver esta publicación en Instagram
Michele le aveva appena scritto una canzone che non ha però fatto in tempo a cantarle; aveva promesso a Luna che gliel’avrebbe fatta ascoltare davanti ad un tramonto perché in quel momento non si sentiva bene, ma non si è mai ripreso. A Il Giornale di Vicenza la fidanzata di Merlo ha raccontato gli ultimi momenti insieme: “Mi ha detto: amore, sento che il paradiso mi sta chiamando. Gli avevo detto di smettere di fare lo scemo. Poco dopo ho chiamato l’ambulanza. Non l’ho più visto cosciente”, ha spiegato.
LEGGI ANCHE >> Andrea Zenga è felice a metà: ai fan confessa la sua nostalgia
Stravolta dal dolore Luna non vuole dimenticare chi è stato per lei Michele, un amore voluto dal destino: “Io e lui dovevamo incontrarci. Era destino. Mi ha salvata dal male che mi ha fatto il mondo ed io gli ho ricordato cosa vuol dire avere speranza nelle cose belle. Qualche mese fa gli ho scritto su Instagram e il mio messaggio era uno tra centinaia di fan. Eppure lui mi ha risposto subito. Ci siamo scambiati i numeri e siamo stati al telefono ore. Due settimane dopo ero a casa sua a Bassano. Da allora non ci siamo più lasciati. Mi ha detto che mi amava, e che se non lo avessi fatto soffrire potevamo stare insieme per sempre”.
