Anche la regina è stata vittima dei cortigiani di palazzo che volevano impedirle di sposare l’uomo che amava.
Quando si parla della monarchia inglese sembra sempre che su qualunque questione aleggi un potere superiore, conservatore e molto rigido, che detta le linee guida per affrontarla. Quel plurale che Meghan ed Harry continuavano ad usare nella loro intervista con Oprah Winfrey non ha fatto altro che dimostrarci che effettivamente è così.
La duchessa di Sussex ha infatti specificato che bisogna distinguere tra la famiglia reale e le persone che gestiscono l’istituzione monarchica; “due mondi ben separati” ha avvertito la Markle. Dunque non è la regina Elisabetta a prendere tutte le decisioni che contano, ma chi saranno mai questi signori dietro cui si nasconde il potere reale?
The Queen oggi è certamente intoccabile, ma c’è stato un tempo in cui anche lei è stata una giovane principessa trattata come una pedina dell’istituzione monarchica. Ed oggi, che dopo 70 anni di vita insieme il principe Filippo se n’è andato, si può dire: qualcuno non voleva farglielo sposare.
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L’uomo sbagliato
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È stato il biografo reale A.N. Wilson a rivelare che l’affascinante Philip Mountbatten, principe di Grecia e Danimarca, non era mai stato considerato una scelta saggia come marito della futura regina. I cortigiani cercarono in ogni modo di dissuadere una Elisabetta tredicenne ed innamorata; ma lei non volle ascoltare nessuno e qualche anno più tardi, nel 1947, convolò a nozze con il suo amato.
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“Non sposare Filippo. È troppo spiritoso e fa moltissime gaffe. Filippo è la persona sbagliata per una ragazza tanto riservata e diligente”, le dicevano. Ed effettivamente non avevano tutti i torti se pensiamo che sulle sue battute imbarazzanti è stato scritto addirittura un libro, The Duke of Hazard: the wit and wisdom of Prince Philip.
Le 100 pagine raccolgono i migliori scivoloni pubblici di Filippo, come quando per esempio, in visita presso una scuola di ragazzi non udenti a Cardiff, disse: “Non mi sorprende che siate sordi, la fabbrica qui accanto fa un rumore incredibile”. Ma Elisabetta non poteva amarlo di più e i cortigiani si sbagliavano: un uomo come lui, ironico ed irriverente, era proprio quello che serviva per stare una vita un passo indietro ad una regina.