La ballerina ha recentemente raccontato in un’intervista i tristi retroscena dei suoi primi anni in Italia.

Heather Parisi si trovava in Italia per una vacanza quando nel 1978 venne notata dal coreografo Franco Miseria che la presentò a Pippo Baudo. Alla giovane americana venne concesso un provino per lavorare in televisione e lei sorprese tutti mettendosi a ballare sulla scrivania di un dirigente Rai.
Ovviamente ottenne il posto e nel 1979 fu catapultata nel mondo dello spettacolo italiano partecipando alla sua prima trasmissione Apriti Sabato. A farla conoscere sarà però la sua partecipazione a Fantastico ed Heather raggiungerà il picco della propria carriera tra fine anni ’70 ed inizio ’80.
In una recente intervista per il Corriere della Sera però, la Parisi ha raccontato i retroscena di quel suo periodo d’oro e ha confessato il male che l’ha accompagnata per oltre 20 anni.
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La bulimia e l’uomo sbagliato
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Heather Parisi aveva appena 18 anni quando arrivò in Italia, era giovanissima ed inesperta, tutta sola in un paese straniero e così si affidò alla persona più vicina che aveva, cadendo in una relazione violenta e tossica: “Con lui non era solo violenza psicologica, non voleva solo sminuirmi; erano anche pugni, calci e molto di più. E dolorosa era la rabbia di non riuscire a ribellarmi. Non riuscivo a lasciarlo, mi diceva che se me ne fossi andata mi avrebbero arrestato e che nessuno mi avrebbe creduta perché ero straniera e stupida. Ho trovato la forza di andarmene durante Fantastico 4, anche se non avevo un soldo”.
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Ma Heather viveva in un incubo molto più grande e quest’uomo non faceva altro che spingerla più a fondo piuttosto che aiutarla a guarire dal proprio disturbo: la bulimia. “Ogni giorno ingurgitavo sette Coca Cola, 12 girelle, spaghetti, filetto, scaloppina, fegato alla veneta, poi, vomitavo. Lo racconto perché succede a tante ragazze e non basta dire che non lo devi fare. A me dicevano: smettila, che sei brutta, scavata, sei strega, ti si è ingrossato il naso. Ma non serviva a smettere. Sono stata bulimica fino al 2005 o 2006. Solo con l’amore di mio marito ho capito che mangiare di meno è un modo per amarmi di più”, ha spiegato.