A tre anni dalla morte di Marina Ripa di Meana, tra i figli Andrea e Lucrezia è scoppiata la guerra per i gioielli di famiglia.
Marina Ripa di Meana era un’ospite fissa della televisione italiana, spesso invitata come opinionista in varie trasmissioni, mostrava il suo carattere forte e la sua storia particolare. La marchesa ha lavorato qualche volta come attrice o sceneggiatrice, ma era soprattutto un’autrice di successo e se n’è andata nel 2018 all’età di 76 anni a causa di un cancro.
Entrando a pieno titolo nella vita mondana di Roma, nel 1964 Marina sposa il duca Alessandro Lante della Rovere da cui ha la figlia Lucrezia. Nel 1982 invece, in seconde nozze, sposa il marchese Carlo Ripa di Meana con cui nel 2010 adotta Andrea.
A quanto pare i rapporti tra la marchesa e la prima figlia Lucrezia Lante della Rovere sono stati spesso conflittuali ed oggi, a tre anni dalla scomparsa della madre, Lucrezia ha preso una decisione che sta facendo infuriare il fratello Andrea che l’accusa di voler cancellare il ricordo della madre.
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I gioielli di famiglia
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Lucrezia Lante della Rovere ha deciso di vendere i gioielli appartenuti alla madre, ma Andrea non ci sta. Secondo lui fare una cosa del genere sarebbe una grave mancanza di rispetto verso la madre; la marchesa infatti era molto legata alla famiglia e alle sue memorie. Andrea Ripa di Meana ha spiegato di essere stato lui, in un certo qual modo, il figlio preferito di Marina, nonostante fosse adottato e ha dichiarato che la madre non avrebbe mai venduto quei gioielli: “L’ultima persona che Marina ha voluto accanto prima di morire sono stato io, non è stata la figlia. Sono certo che Marina non avrebbe mai venduto quei gioielli che erano regali di Carlo, miei e di altre persone”:
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Ma Lucrezia Lante della Rovere ha intenzione di procedere con la messa all’asta dei gioielli che avverrà il prossimo 23 giugno a Firenze. Così Andrea ha annunciato la sua decisione, un’azione forte di protesta che spera servirà a qualcosa. “Domani mi incatenerò in via Margutta dinanzi alla casa d’aste Pandolfini. Con dei cartelli inviterò Lucrezia a pensare al suo gesto, la svendita di gioielli che nostra madre desiderava ardentemente rimanessero alla figlia e alle nipoti, come l’anello di fidanzamento della madre Vittorina” ha spiegato.