Eurovision 2022, scatto in Italia per la sede: candidatura bollente

Cominciano ad arrivare le prime candidature dalle città che vogliono ospitare l’Eurovision Song Contest nel 2022: la competizione è bollente.

Dopo ben 31 anni dall’ultima volta, l’Italia tornerà ad ospitare l’Eurovision Song Contest nel 2022. La vittoria dei Maneskin infatti ha concesso all’Italia l’onore, ma anche l’onere, di organizzare la più grande competizione musicale al mondo. Il lavoro da fare è tanto, soprattutto per riscattare l’immagine dell’Italia in ambito eurovisivo. L’edizione del 1991, organizzata a Roma, è infatti passata alla storia come una delle peggiori dal punto di vista dell’organizzazione.

Per questo motivo sin dai primi istanti dopo la vittoria della band romana numerose città hanno avanzato le proprie candidature. I requisiti minimi dell’EBU – l’Unione Europea di Radiodiffusione – impongono di dover trovare una location unica. Questa location deve avere un palazzetto da almeno 18 metri di altezza e 10.000 posti, nonché collegamenti internazionali agevoli e una capacità ricettiva all’altezza. In base a queste specifiche al momento sembrano tre le città in grado di ospitare l’Eurovision: parliamo di Torino, Bologna e Milano.

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Eurovision 2022: tre le città in pole position, ma l’ultima parola è della Rai

Le città in gara per ospitare la terza edizione italiana dell’Eurovision Song Contest nel 2022 sono molte. Tuttavia sembra ormai chiaro che solo tre rispettano i requisiti richiesti dall’EBU per ospitare la competizione. Tra Torino, Bologna e Milano la più quotata al momento sembra la prima. Il capoluogo piemontese infatti era già stato preso in considerazione nel 2017, quando la vittoria di Francesco Gabbani sembrava ormai scontata.

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Nonostante il Pala Alpitour sia decisamente all’altezza di ospitare un evento simile, però, la scarsità di collegamenti dell’aeroporto di Torino potrebbe giocare un brutto tiro. Dal punto di vista dell’accoglienza turistica e dei collegamenti aerei la migliore sembra Milano, ma il Forum di Assago non raggiunge per poco i 18 metri di altezza richiesti. Tuttavia il Comune potrebbe fare affidamento sul Palazzo delle Scintille, a Citylife. Infine Bologna può contare sulla Unipol Arena, che però si trova distante dal centro della città. Al momento quindi i giochi rimangono aperti: chi ospiterà l’Eurovision per riscattare il risultato deludente di Roma 1991?