Rodolfo e Filippo Laganà, uniti da un destino difficile: padre e figlio contro la malattia

Filippo Laganà ha seguito la strada del padre ed oggi è un attore; ad accumunarli però, anche l’atteggiamento coraggioso verso la malattia.

Filippo Rodolfo Laganà malattia
Fillipo Laganà – Fonte: Instagram

Rodolfo Laganà è un altro degli attori usciti dal laboratorio teatrale di Gigi Proietti. I suoi inizi sono in realtà in veste di comico, infatti insieme ai compagni di corso creò il gruppo comico la Zavorra; il sodalizio si sciolse nel 1984 e Rodolfo portò avanti la sua carriera di attore in cinema e tv lavorando in film e fiction come Prendimi e portami via, I Cesaroni, Scrivilo sui muri, La vita è una cosa meravigliosa, Tigri di carta, Ma tu di che segno 6?

Rodolfo ha un figlio che ha seguito le sue orme, il giovane Filippo che ha esordito al cinema nel 2016 nel film Miami Beach di Verzina. Sono seguiti per lui altri vari ruoli di rilievo come nella soap Il paradiso delle Signore o nella serie Squadra mobile, oltre alla cospiscua attività teatrale. Padre e figlio però, non sono uniti solo dalla stessa strada professionale, ma anche dall’aver affrontato con coraggio la malattia.

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Padre e figlio uniti nella malattia

Rodolfo Laganà ha dichiarato nel 2015 di soffrire già da 4 anni di sclerosi multipla. Lo scorso ottobre, ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, ha parlato del suo problema di salute: “Da tempo convivo con la malattia, ma ho imparato ad affrontare le cose con umorismo e soprattutto ho trovato sollievo e conforto nella fede. Credere in Dio mi ha aiutato tantissimo”. In seguito l’attore e comico romano ha voluto spendere alcune parole anche per il figlio, presente insieme a lui alla trasmissione e anche lui colpito da un grave problema di salute: “Ho capito subito che la cosa era abbastanza grave. Sanno che sono ansioso e me l’hanno nascosto. Stimo molto mio figlio per la dignità e il coraggio con cui ha affrontato la malattia”.

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Anche Filippo infatti, ha dovuto far fronte ad una bruttissima malattia che l’ha colpito proprio mentre si trovava all’estero: “Mi sono sentito male a New York. Abbiamo subito capito che era qualcosa di grave; siamo riusciti a rientrare in Italia e siamo andati in ospedale”. A Filippo è stata diagnosticata la malattia di Wilson ed ha subito immediatamente un trapianto di fegato: “L’unica soluzione era fare un trapianto. Non era facile, ma non ho avuto paura. Mai. Dopo qualche mese invece sì, quando mi sono reso conto di cosa ho passato. Mio nonno, che era un famoso chirurgo, ha salvato la vita alla mamma del medico che mi ha operato”.

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