Naufragata la Superlega, non si placano le polemiche anche in Italia: duro attacco di un presidente di serie A che chiede dimissioni immediate
Nella notte è naufragato, neanche 48 ore dopo il suo annuncio, il progetto della Superlega Europea. Decisiva la marcia indietro di tutti e sei i club inglesi membri del gruppo dei fondatori. Il primo è stato il Manchester City e a ruota hanno seguito tutti gli altri, con l’Arsenal che si è letteralmente scusato per “l’errore”. Ora i due grandi promotori dell’iniziativa, Florentino Perez e Andrea Agnelli, dovranno raccogliere i pezzi rimasti sul terreno e prendere decisioni sul da farsi. Il patron juventino, ora, deve anche fronteggiare le parole che gli sono state rivolte da un suo collega della Serie A, che lo accusa di “concorrenza sleale“.
Urbano Cairo, presidente del Torino e acceso oppositore del progetto della Superlega, ha svelato un retroscena sul tentato rilancio economico della Serie A, di cui Agnelli era inizialmente un tassello fondamentale. “C’era un progetto che prevedeva l’ingresso in serie A dei fondi di una Media Company. Parliamo di 1,7 / 1,8 miliardi di euro. Agnelli faceva parte del comitato interno delegato a trattare con i fondi. A un certo punto lui e la dirigenza dell’Inter hanno cambiato idea sui fondi. Adesso si capisce perchè”. L’accusa di Cairo è gravissima, e il patron granata parla di “malafede” di Andrea Agnelli.
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Ora che la Superlega sembra essere sepolta ancor prima di iniziare, Cairo chiede le dimissioni di tutti i dirigenti delle tre squadre italiane coinvolte dai loro ruoli istituzionali. “Agnelli si è dimesso dall’ECA, mi aspetto che Marotta faccia lo stesso dal suo ruolo in FIGC e Scaroni da quello di consigliere di Lega”.
La posizione dei dirigenti di Inter, Milan e Juve nei ruoli istituzionali ora dovrà venir valutata. Troppo tardiva è apparsa la mossa dell’Inter di ritirarsi dalla Superlega quando ormai il progetto era destinato a fallire. Marotta, al momento, è dirigente anche della FIGC e vedremo nei prossimi giorni come saranno i rapporti con Gravina, che aveva duramente attaccato il progetto. Problemi anche per Agnelli che, dopo aver aderito alla Superlega, si era dimesso da presidente dell’ECA proprio per assumere la carica di vicepresidente del nuovo torneo.
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Agnelli risponde alle accuse di Cairo in maniera molto istituzionale. “Non sono riuscito a far capire alle istituzioni il rischio imprenditoriale per tutti i club che generano introiti nel calcio. Andava fatto qualcosa per cambiare”. Parole che, però, non fanno luce su ciò che è stato svelato dal presidente del Torino, ossia sul mancato apporto di Agnelli per far arrivare nuovi fondi in Serie A. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno nuove dichiarazioni.
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