Tifosi di Serie A sotto shock dopo la richiesta presentata dalla Lega contro Milan, Inter e Juve: i primi effetti della SuperLega.
Continua il terremoto nel mondo del calcio a seguito dell’annuncio della nascita della Superlega. Una nuova lega calcistica composta, al momento, da 12 club. Tra questi sono presenti anche la Juventus, l’Inter ed il Milan. La notizia ha subito creato una evidente spaccatura con da un lato i 12 club “fondatori” e dall’altro la UEFA e la FIFA. Da queste ultime due è arrivata una palese minaccia: se andranno avanti, club e calciatori verranno esclusi dai prossimi campionato, dalle competizioni come Champions ed Europa League. Ed, inoltre, verranno esclusi dai prossimi Mondiali in Qatar.
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Tra i primi a commentare questa ipotesi è stato Mattia Grassani, avvocato esperto nel diritto sportivo che ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: “Superlega un reato? Certamente no. Ma è vero che i club sono appartenenti ad associazioni di diritto privato e si sono impegnati a rispettarne le relative regole. L’ipotesi dell’esclusione dei club “scissionisti” dalle competizioni organizzate da Fifa, Uefa e Figc, così come dei calciatori dalle manifestazioni riservate alle rappresentative nazionali, mi sembra comprensibile e fondata”.
Superlega, l’accusa di Massimo Ferrero
Una possibilità questa che è stata affrontata nella giornata di ieri anche dalla Serie A. I presidenti dei vari club si sono, infatti, riuniti per fare il punto della situazione. Nel corso della riunione straordinaria i massimi esponenti di Milan, Inter e Juventus hanno ribadito di voler continuare a giocare nella massima competizione italiana. Una situazione questa, però, che ha generato non pochi malumori e, secondo la stampa italiana, sono volate parole grosse. Soprattutto da parte di Urbano Cairo, presidente del Torino, e da Massimo Ferrero, numero uno della Sampdoria. Proprio quest’ultima ha deciso di commentare l’accaduto nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.
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Il presidente dei blucerchiati ha parlato di una Lega Serie A profondamente amareggiata dalla situazione. Per tutti è evidente come con questa mossa c’è il rischio che si uccida il calcio. In particolare quello vicino ai tifosi, fatto di piccole realtà ma soprattutto di meritocrazia. L’accusa più pesante, però, è quella mossa nei confronti di Andrea Agnelli, numero uno della Juventus: “Quando la Superlega è diventata realtà ho pensato che Andrea Agnelli è un grande attore. Noi, più volte, gli abbiamo chiesto cosa stesse succedendo e lui ha sempre smentito. É un genio”.
