Razzismo a Striscia La Notizia: Antonio Ricci lancia l’accusa, rottura totale

Non si fermano le polemiche contro Striscia La Notizia: Antonio Ricci lancia un’accusa fortissima, la rottura ormai è totale.

Da qualche giorno Striscia La Notizia è al centro di un polverone di polemiche social davvero gigantesco. A finire sotto accusa è uno sketch dei conduttori Michelle Hunziker e Gerry Scotti basato su numerosi stereotipi delle persone asiatiche. Nonostante le scuse dei due conduttori, che hanno dichiarato di aver ricevuto anche minacce, la polemica continua a dividere l’opinione pubblica.

Da una parte infatti c’è chi dice che gli sketch basati su stereotipi razzializzanti sono sbagliati a prescindere. Dall’altra parte, invece, c’è chi sostiene che Striscia sia un programma satirico e quindi per sua natura politicamente scorretto. Poche ore fa anche Antonio Ricci, storico creatore del programma, ha detto la sua sulla questione spaccando definitivamente l’opinione degli spettatori. Ricci infatti ha lanciato delle accuse molto pesanti verso chi ha attaccato il programma.

LEGGI ANCHE >>> Fabio Fazio, brutto intoppo per il conduttore: lo ha appena saputo

Antonio Ricci difende Striscia La Notizia: “Iniziative pretestuose“

Il creatore di Striscia La Notizia Antonio Ricci ha lanciato accuse molto pesanti verso i detrattori del programma. Secondo l’uomo infatti la denuncia di razzismo degli utenti del web “fa più ridere del siparietto“. Dietro la creazione dello sketch non ci sarebbe un intento razzista e razzializzante, ma una semplice ironia dissacrante nello stile del programma. Per questo motivo ha chiarito una volta per tutte che la produzione non chiederà scusa per quanto successo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Dazn, Sky, Serie A, Superlega, è un pandemonio: facciamo chiarezza

Le accuse non finiscono qui. Ricci infatti sostiene che chi ha montato la polemica contro il suo programma sia mosso da interessi personali, e non dalla volontà di contrastare il razzismo. Per questo motivo ha parlato di “iniziative pretestuose” che servirebbero a “ricattare aziende e marchi internazionali“. Le durissime parole di Ricci sembrano destinate ad accendere ancora di più la polemica su Striscia, che per molte persone è rimasta ferma agli anni ’90.