Carlo Conti e la sua mania incontrollabile: non può farne a meno

Vedendolo lo avrete sicuramente pensato anche voi: perché Carlo Conti è sempre abbronzato?

Quante volte abbiamo visto i colleghi, anche in diretta tv, prendere in giro Carlo Conti per la sua abbronzatura? Primi su tutti i suoi amici Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. Di certo la tintarella sempre scurissima del conduttore si presta a battutte di ogni genere, ma lui accoglie sempre con grande ironia le provocazioni.

Bisogna ammettere che la pelle di Conti è sempre abbronzata, che sia estate o pieno inverno, ormai è il suo marchio di fabbrica. In un’intervista per il portale Ok Salute e Benessere, il conduttore ha ammesso di avere una certa fissazzione per l’abbronzatura, a cui ha detto di non riuscire a fare a meno nemmeno nei mesi invernali.

Carlo Conti ha raccontato di essere anche dotato di una pelle che lo aiuta molto nella sua missione; il conduttore infatti non diventa mai rosso con l’esposizione solare e il sole è per lui un elemento irrinunciabile: “Io passo direttamente dal color cappuccino al caffè nero”, ha spiegato.

LEGGI ANCHE >> Michelle Hunziker, ora il momento è delicato:”Sto vivendo un incubo”

Abbronzatura naturale?

Ma come fa Carlo Conti ad avere un’abbronzatura sempre al punto giusto? Il conduttore ha spiegato che la sua tintarella è perlopiù naturale; sfrutta ogni momento libero per poter andarsene in spiaggia a prendere un po’ di sole, sempre rigorosamente con protezione solare, anche se 20. Solo in inverno, in alcuni casi, quando il sole è proprio assente o deve prepararsi ad un viaggio in un paese esotico, ricorre alla lampada: “Vedermi meno che nero? Proprio non lo sopporto”. Ma Conti ha spiegato di rivolgersi solo a centri specializzati, con macchinari certificati e di concedersi sporadici trattamenti da massimo 15 minuti solo al viso.

LEGGI ANCHE >> Sanremo 2021, arriva la confessione di Amadeus: tutta l’amarezza del conduttore

Sulla sua tintarella il conduttore ha anche qualche aneddoto da raccontare. Sembra che da piccolo, nonostante gli sforzi di sua madre di mettergli la crema protettiva, diventasse così scuro da creare confusione: “Avrò avuto 5 o 6 anni e incontrammo una signora che chiese a mia madre: Che carino questo figliolo, l’ha adottato? Si vede che arriva dall’Africa. Ero molto risentito e risposi: O signora! Guardi che sono fiorentino purosangue!”.