Il governo fissa a maggio l’obiettivo per le riaperture: si studiano nuove regole per ristoranti e coprifuoco per procedere in sicurezza
Il governo fissa un obiettivo importante. Nonostante lo stato d’emergenza dovrebbe essere prorogato almeno fino a giugno, la volontà è quella di procedere con graduali riaperture entro maggio. Le Regioni stanno studiando le richieste da sottoporre all’esecutivo, che le valuterà insieme al Comitato Tecnico Scientifico. Sono molte le voci all’interno del Governo Draghi che considerano plausibile questo traguardo, da Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, a Mariastella Gelmini. La ministra per gli affari regionali ribadisce che “le riaperture vanno decise nel più breve tempo possibile” anche se dice di non “dover farsi prendere dalla fretta”.
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Insomma, la linea di governo sembra essere condivisa e sono allo studio modalità e nuove regole. Le richieste delle regioni al governo sulle riaperture verteranno su due punti in particolare: la situazione dei ristoranti e l’orario del coprifuoco. Per i primi si sta pensando di autorizzare le aperture anche in orari serali, privilegiando gli spazi all’aperto. È lo stesso ministro Speranza a dirsi favorevole: “L’ipotesi di lavorare all’aperto è convincente, i dati indicano che il contagio avviene con minore probabilità“. Allo stesso tempo, però, il Ministro della Salute si mostra cauto e conferma l’idea di dover valutare i dati su base quotidiana.
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Per quello che riguarda il coprifuoco si sta ipotizzando di spostarlo a mezzanotte. Anche questa richiesta sembra trovare molte voci favorevoli all’interno dell’esecutivo e una decisione potrebbe essere presa già in settimana. Insomma, sembra che qualcosa si stia muovendo e le possibilità di poter gradualmente riaprire alcune attività stanno aumentando.
Occhio di riguardo per la campagna vaccinale
Ovviamente questi programmi avranno maggior possibilità di essere rispettati con l’ottimizzazione della campagna vaccinale. Per il momento, lo stop al vaccino della Johnson & Johnson non preoccupa, a patto che la situazione si sblocchi il prima possibile. Le nuove direttive del governo hanno fissato la priorità assoluta per i soggetti più fragili e ora sta alle Regioni rispettare questa condizione.
Un interessante articolo uscito ieri su @washingtonpost che sottolinea come studi RECENTI abbiano dimostrato che le attività all’esterno comportano un rischio molto minore di contagio. Molto minore non vuole dire assente, ma non è poca cosa. https://t.co/2KzlSge9tR
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) April 14, 2021
Se tutto procederà come previsto dal governo, entro maggio si potrebbero avere i primi timidi segnali di una ripresa, sia economica che sociale. La riapertura delle attività economiche sarebbe un ottimo segnale e ci sono indizi incoraggianti per pensare che anche le attività sportive e culturali (sempre all’aperto) possano riprendere in tempi brevi.