I nuovi dati del monitoraggio sulla diffusione del Coronavirus raccolti dal Governo potrebbero portare a parziali riaperture
Nuovo venerdì, nuovo monitoraggio sulla diffusione del Coronavirus. I dati settimanali mostrano alcune importanti novità che, da lunedì, si potrebbero tradurre nell’uscita dalla zona rossa di gran parte delle regioni italiane. Per Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia il passaggio in arancione sembra certo, e anche Piemonte e Toscana sperano. Tutto dipenderà anche dalla situazione dei reparti di terapia intensiva negli ospedali. Potrebbe arrivare già oggi l’ordinanza del ministro Speranza.
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Se la maggior parte delle regioni potrebbe passare in arancione (le eccezioni sarebbero unicamente Campania, Valle d’Aosta e Puglia) in molte zone si segnalano dati da fascia gialla. Questo colore è stato sospeso da una delle ultime ordinanze del governo, ma a quanto pare molte regioni in arancione hanno giovato delle chiusure delle ultime settimane. Tanto che alcuni governatori stanno pressando per una graduale riapertura di ristoranti e bar, che potrebbe avvenire dopo il 20 aprile. La limitazione sarebbe sull’orario: aperture non dopo le 15/16 per evitare gli assembramenti dell’orario dell’aperitivo.
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Il Governo, quindi, starebbe pensando a delle riaperture parziali ma, dichiarano le associazioni di categoria, necessarie. Da valutare, in caso, il comportamento delle regioni e i dati vaccinali. Chi non riuscirà a dimostrare di essere in pari con la campagna vaccinale, non potrà giovare delle riaperture.
Da valutare la situazione di cinema, teatri e musei
Dopo lo stop avvenuto a metà marzo, ora il Governo starebbe valutando la situazione di cinema e teatri, attività fra le più colpite dalla pandemia. I protocolli da seguire per queste riaperture sono già stati stabiliti due mesi fa e quindi sono già pronti. I lavoratori del settore culturale, dopo l’ennesimo stop, tornano a sperare in una riapertura, seppur con regole di sicurezza molto stringenti.
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Insomma, sembra che le restrizioni delle ultime settimane abbiano funzionato meglio del previsto e che, anche dopo il periodo pasquale, la situazione stia leggermente migliorando. Ora la priorità del governo è insistere il più possibile sulla campagna vaccinale e spingere per intraprendere la strada già percorsa dal Regno Unito.