A partire da martedì 6 aprile, nuove regole per la gestione della pandemia: cosa cambia nel sistema dei colori, nella scuola e per i negozi
Per il periodo di Pasqua, il Governo di Mario Draghi ha deciso di seguire l’esempio del precedente esecutivo per le festività natalizie. Quindi tre giorni di zona rossa in tutta Italia con limitatissime possibilità di movimento, nell’ottica di arginare la diffusione del virus. Da domani 6 aprile, però, cambia di nuovo la regolamentazione di determinati aspetti della gestione della pandemia. Primo fra tutto si registra il ritorno del sistema dei colori e nuove regole anche per la scuola. In base alle rilevazioni di venerdì scorso, quindi, saranno decisi i colori regionali per le prossime due settimane.
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Fermo restando che almeno fino al 30 aprile la fascia gialla è stata eliminata, da martedì per la maggior parte delle regioni è stato confermato il colore deciso prima delle vacanze pasquali. Quindi zona rossa per Lombardia, Puglia, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Emilia Romagna, Campania e Friuli. Confermata la zona arancione per tutte le altre, fascia in cui entra anche il Veneto, considerati i dati del monitoraggio scorso.
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Oltre al sistema dei colori, importanti novità anche per la didattica: secondo le nuove regole, gran parte degli studenti tornerà a fare lezione in presenza. Per le scuole dell’infanzia, le primarie e per il primo anno delle scuole medie tutte le lezioni si terranno in presenza, anche in zona rossa. Tutti gli altri studenti che si trovano in fascia rossa dovranno continuare con la didattica a distanza. Diverso per chi sta in fascia arancione. Tutti gli studenti delle scuole medie seguiranno le lezioni in presenza, mentre per le superiori presenza per almeno il 50% degli studenti, fino al massimo del 75%.
Dopo le polemiche pre-pasquali sulla possibilità di andare all’estero, il Governo ha deciso di cambiare qualcosa anche in quest’ambito, mettendo in atto una stretta per chi torna da paesi stranieri. Fino a domani, quarantena di 5 giorni per chi torna da un paese dell’Unione Europea e possibilità di uscire solo dopo tampone negativo. Dal 7 aprile, sufficiente il solo tampone negativo.
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Diverso per chi torna da un paese che non fa parte della UE. In quel caso, la quarantena obbligatoria sarà di 14 giorni e, ovviamente, necessario anche il tampone negativo dopo il periodo di isolamento. Questo vale non solo per i viaggiatori che vengono da fuori i confini europei, ma anche da chi è stato nel Regno Unito e in Austria.
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