Il monitoraggio settimanale ha evidenziato dei lievi miglioramenti in alcune regioni, con l’Rt allo 0,98: molte regioni ancora in zona rossa
Nuovo venerdì e nuovi dati del monitoraggio sulla situazione Covid in Italia. L’ISS ha registrato lievi miglioramenti per ciò che riguarda l’indice Rt che è sceso a 0,98 ma, almeno fino al 20 aprile, 9 regioni resteranno in zona rossa. Migliorato quindi il valore Rt che la settimana scorsa si attestava all’1,08 dove la soglia critica è fissata a 1. Ancora critica, però, in molte zone d’Italia la situazione della saturazione degli ospedali e dei reparti di terapia intensiva.
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In miglioramento anche l’incidenza ogni 100 mila abitanti che passa dai 240 casi della scorsa settimana ai 232 odierni. Questo a livello nazionale, mentre ci sono ancora sette regioni con più di 250 casi ogni 100 mila abitanti, di cui due hanno fatto registrare un indice Rt superiore a 1,25. Mentre si cerca di intensificare il più possibile la campagna vaccinale, quindi, la situazione è ancora altalenante da regione a regione, anche se sta migliorando lievemente se si considera tutto il territorio nazionale.
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Per quanto riguarda i letti in terapia intensiva, l’Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che ben 14 regioni si trovano oltre la soglia critica del 30%. I tecnici hanno rilevato un aumento di questo dato dal 39% della settimana scorsa al 41 di questo venerdì. Per quanto riguarda i colori delle regioni al momento nessun cambiamento, e la situazione resterà la stessa anche dopo il periodo di Pasqua.
Rimandato al 20 aprile il passaggio da rosso a arancione di alcune regioni
Attualmente in zona rossa ci sono undici regioni più la provincia autonoma di Trento. Il Veneto spera di passare in arancione il prima possibile, si punta a farlo subito dopo la Pasqua. In questo caso, la regione governata da Zaia si aggiungerebbe a Sardegna, Sicilia, Basilicata, Lazio, Provincia di Bolzano, Abruzzo, Liguria, Molise, Umbria.
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Per nove delle altre regioni che attualmente si trovano in zona rossa, bisognerà aspettare il 20 aprile per il passaggio in arancione. I dati diffusi oggi, infatti, hanno evidenziato che la situazione non è migliorata e, come da prassi, per cambiare di colore si devono aspettare almeno due settimane.