Il Ministero della Salute ha stabilito nuove regole per i cittadini italiani che faranno viaggi all’estero durante la pandemia di Covid.
Nuove regole in arrivo per i residenti in Italia che viaggeranno all’estero nei prossimi giorni. Il Ministero della Salute infatti ha rivisto le regole attualmente in vigore sugli spostamenti nei paesi dell’UE. Per i paesi contenuti nell’Elenco C infatti era possibile viaggiare senza sottoporsi a quarantena, ma con l’obbligo di tampone negativo 48 ore prima del rientro.
Con le nuove regole invece torna l’obbligo di quarantena, ridotta però a cinque giorni. Al termine di questi giorni bisognerà sottoporsi ad un nuovo tampone per verificare di non aver contratto il virus. Si tratta di un inasprimento delle misure per evitare il boom di contagi nel periodo pasquale. Se da una parte i cittadini hanno compreso il motivo dell’inasprimento, dall’altra c’è chi non ha per niente gradito la scelta dell’esecutivo.
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Covid, quarantena obbligatoria dopo i viaggi all’estero: protestano i tour operator
Tra le categorie più colpite dall’inasprimento delle misure anti Covid per i viaggi all’estero c’è sicuramente quella dei tour operator. Per questo motivo il presidente di ASTOI Confindustria, Pier Ezhaya, ha lanciato alcune accuse molto pesanti. Secondo Ezhaya infatti la decisione è legata solamente alle polemiche degli ultimi giorni sul divieto di spostamento tra regioni.
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Mancherebbe quindi una logica dietro all’obbligo di quarantena per chi rientra dai paesi europei considerati a rischio basso o moderato. Fino all’ultima ordinanza infatti l’isolamento al rientro era obbligatorio solo per chi rientrava dai paesi extra-UE. Le nuove regole causeranno sicuramente un gran numero di disdette tra le persone che avevano prenotato un viaggio per il periodo pasquale. Una nuova batosta per un settore, quello dei viaggi, che è forse il più colpito dalla pandemia.