Privacy su WhatsApp, c’è un nuovo ribaltone: il 15 maggio cambia tutto

Dal 15 maggio l’ultimo grande aggiornamento WhatsApp in arrivo in merito alla privacy, Facebook e pubblicità personalizzate

WhatsApp aggiornamenti
WhatsApp aggiornamenti (Pixabay)

Lo sapevamo già da tempo che WhatsApp avrebbe collegato i dati dell’app di messaggistica a quelli di Facebook. La scelta di Zuckerberg è legata semplicemente ad una questione di marketing. La pubblicità profilata ascolta quel che diciamo, legge ciò che scriviamo per poi proporci i nostri desideri sottoforma di annunci pubblicitari in bacheca Facebook.

In realtà il colosso lo faceva già da tempo, senza mai regolamentare del tutto l’azione. Motivo per il quale molti utenti hanno deciso di trasferire il loro numero su Telegram, la concorrenza spietata di WhatsApp. Periodo di aggiornamenti per Zuckerberg: cerca di recuperare i numeri persi. Dalla privacy sulle foto (che arriverà presto), alle chat di supporto, fino alle modifiche sugli archivi e le videochiamate di gruppo in versione desktop.

A parte tutte le novità e l’aggiunta di opzioni, sta per arrivare l’aggiornamento meno desiderato dell’anno. Vediamo cosa cambierà.

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WhatsApp cambia tutto, ecco la novità dal 15 maggio

Whatsapp aggiornamenti
Whatsapp aggiornamenti (Pixabay)

Gli utenti dal 15 maggio dovranno accettare la condivisione dati con Facebook. Nel caso ciò non avvenisse l’applicazione smetterà di funzionare. Ciò che precedentemente era un invito facoltativo (almeno così dichiaravano) ora diventa obbligatorio. La decisione è ormai ufficiale. Inoltre WhatsApp diventerà inaccessibile per una gran parte di dispositivi ritenuti ormai obsoleti per i nuovi aggiornamenti automatici dell’app.

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Chi per il momento non ha ancora accettato le norme, potrà rimandare il consenso obbligatorio al 15 di maggio. Da quel momento in poi, se si vorrà continuare ad utilizzare l’app del colosso, bisognerà prestare il consenso altrimenti l’app smetterà di funzionare.  Molto probabilmente la presa di posizione continuerà a far storcere il naso ancora di più a milioni di utenti, sarà l’ennesimo scivolone per Zuckerberg?

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