Il Governo al lavoro per il nuovo decreto da emanare dopo il periodo pasquale: in arrivo la fascia del “giallo rafforzato” per alcune zone
Sono giorni di grande fermento e di dialogo continuo fra governo e regioni. Con la priorità puntata sempre verso la campagna vaccinale, si cerca di fare il punto della situazione e le istituzioni stanno cercando di capire come organizzare le restrizioni dopo le festività pasquali. L’ipotesi più accreditata è quella di cercare di dare respiro alle attività più colpite economicamente dalla pandemia, introducendo col nuovo decreto la fascia del cosiddetto “giallo rafforzato“. Le nuove norme in vigore dal 7 aprile, si stanno orientando in questa direzione.
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Nelle zone dove la curva dei contagi sembra essere in miglioramento, si sta pensando di consentire l’apertura di bar e ristoranti fino alle 15 o alle 16, permettendo il pranzo ma escludendo, di fatto, l’orario dell’aperitivo in cui è più facile che si formino assembramenti. L’idea è quella di far alzare le saracinesche ai parrucchieri anche in zona rossa con l’obiettivo di evitare gli appuntamenti a domicilio. Queste soluzioni sarebbero valide durante la settimana con l’esclusione dei weekend, durante i quali resterebbe in vigore la zona arancione.
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Il primo maggio, giorno di festa, come successo a Natale e come previsto per Pasqua, tutta Italia sarà in zona rossa quasi senza eccezioni. Questo il piano del Governo, nel quale il dialogo fra le varie correnti è costante, fra chi vorrebbe riaperture imminenti e chi preferirebbe proseguire con le restrizioni attuali per tutto aprile e fino a maggio.
Lunedì nuovo cambio di colore per alcune regioni
Intanto oggi verranno registrate le nuove misurazioni sulla diffusione del Covid e da lunedì alcune regioni dovrebbero cambiare colore. La maggior parte resterà comunque rossa come deciso dal Governo quasi un mese fa, e la situazione dovrebbe restare così almeno fino a Pasqua.
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Con la decisione di eliminare completamente la fascia gialla fino alle vacanze pasquali, sperano di tornare almeno in arancione Lazio, Toscana e Veneto. Se mentre per le prime due il cambio di colore dovrebbe essere quasi certo, per la regione governata da Zaia ci sono ancora diversi dubbi che dovrebbero essere sciolti nelle prossime ore.
Restano invece in zona rossa Lombardia, Campania, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Puglia alle quali da lunedì dovrebbe aggiungersi anche la Valle d’Aosta.