DL Sostegni, contributi a fondo perduto: domande dal 30 marzo, ecco come si fa

Decreto Sostegni, è possibile presentare la domanda dal 30 marzo 2021 ma quali sono i requisiti? Come si inoltra la domanda?

Ernesto Maria Ruffini
Ernesto Maria Ruffini (Wikipedia)

Gli italiani sono in attesa dei moduli per presentare la domanda per i contributi a fondo perduto del nuovo Decreto Sostegni. L’Agenzia delle entrate ha già annunciato la data a partire dalla quale si potrà inviare la pratica. I moduli saranno scaricabili da subito e inoltrabili dal 30 marzo 2021. Il periodo di presentazione della domanda è esteso fino al 28 maggio 2021. Due mesi di tempo totali per la richiesta contributi.

Il provvedimento attuativo del decreto è stato firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Le indicazioni si rivolgono ad una determinata fascia di pubblico, vediamo quale.

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A chi è rivolto il decreto Sostegni e come si inoltra la domanda

Agenzia delle Entrate, modulo domanda
Agenzia delle Entrate, modulo domanda

Per presentare la domanda bisogna aver conseguito nel 2019 dei ricavi (o compensi) fino a 10 milioni di euro. Il secondo requisito da soddisfare è che l’ammontare medio del guadagno mensile dell’anno 2020 sia inferiore almeno al 30% dell’ammontare medio del 2019. Per coloro che hanno aperto una partita iva dal 1 gennaio 2019 in poi vale solo il primo requisito.

Ma passiamo alla richiesta, come si inoltra la domanda? Il nuovo bonus a fondo perduto può essere richiesto attraverso il modulo online che dovrà essere compilato ed inoltrato via web all’Agenzia delle Entrate (anche attraverso un intermediario). Per ogni domanda l’Agenzia effettuerà delle verifiche e rilascerà una ricevuta.

Ad ogni richiedente, nell’area riservata del portale alle sezione “Fatture e Corrispettivi”, verranno comunicati gli esiti; se positivi verrà confermato l’avvenuto mandato di pagamento del contributo.

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Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato già precedentemente durante l’inoltro della richiesta, oppure potrà essere utilizzato come credito d’imposta in compensazione.

L’Agenzia delle entrate garantisce un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e non inferiore a 2.000 euro per soggetti diversi dalle persone fisiche. In ogni caso, la somma totale non potrà superare i 150.000 euro.

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