Royal Family, accuse di razzismo: la regina Elisabetta prende una decisione storica

Dopo le accuse di razzismo nella Royal Family lanciate dai duchi di Sussex Harry e Meghan, la Regina Elisabetta ha preso una decisione storica.

La Regina Elisabetta II ha deciso di introdurre nella vita della Royal Family un “diversity manager“, o responsabile per la gestione delle diversità. La decisione della sovrana arriva dopo le accuse di razzismo lanciate dai duchi di Sussex, Harry e Meghan. Nell’ormai celebre intervista a Oprah Winfrey infatti la duchessa aveva accusato un membro non specificato della famiglia di alcune domande razziste.

L’obiettivo del nuovo “diversity manager”, di cui non si conosce l’identità, sarà molto delicato. Dovrà infatti gestire la tutela delle minoranze etniche, nonché delle persone LGBTI e delle persone disabili, all’interno della famiglia reale. Questo significa che lavorerà non solo a Buckingham Palace, ma anche a Kensington Palace e Clarence House. Non è la prima volta che la sovrana agisce per tutelare le minoranze nella Royal Family, ma le ultime azioni intraprese non hanno dato i risultati sperati.

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La Royal Family si impegna nella tutela delle diversità

Nel corso degli anni la Royal Family britannica si è impegnata molto a tutela delle minoranze nel Regno Unito e nel Commonwealth. I membri più in vista della famiglia reale infatti hanno supportato decine di fondazioni, anche dal punto di vista economico. La più votata alla filantropia è stata senza dubbio Lady Diana, madre del principe William e di Harry. Anche la principessa Anna, secondogenita della Regina Elisabetta, ha più volte dato voce alle istanze di uguaglianza nel paese.

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Sembra però che le ultime azioni prese per il contrasto alla discriminazione nella famiglia Windsor non abbiano dato i risultati sperati. Da qui la decisione di Sua Maestà di assumere un “diversity manager” che possa gestire la situazione al meglio. L’impegno non è poco, e probabilmente nei prossimi mesi il mondo assisterà a grandi cambiamenti. Per il momento però continua il clamore suscitato dalle dichiarazioni dei duchi di Sussex.