Il cosiddetto Ares Gate si completa di un nuovo tassello venuto fuori durante un’intervista che mette in dubbio le parole di Rosalinda Cannavò
Intervistata a Non è l’arena, Manuela Arcuri dice la sua sul cosiddetto Ares Gate e mette in dubbio le parole di Rosalinda Cannavò. L’attrice romana parla della sua esperienza con l’agenzia Ares, dicendo che era una realtà solida e professionale che faceva di tutto per far crescere i suoi clienti. Difendendo l’onestà delle persone dietro l’agenzia, l’Arcuri smentisce le parole della Cannavò che la definivano come una “gabbia dorata“.
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“Se davvero fosse stata una gabbia dovremmo parlare di sequestro di persona, ma non c’è mai stata nessuna denuncia” dice l’Arcuri dichiarando anche che a lei venivano dati consigli professionali, come imparare l’inglese, ma non è mai stata costretta a nessun finto fidanzamento. Duro e palese il riferimento all’esperienza personale vissuta da Rosalinda Cannavò che più volte è dovuta tornare sull’argomento.
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Ma sull’attrice siciliana l’Arcuri spende anche parole di stima professionale, dipingendola come una donna ambiziosa e con tanta voglia di imparare. “Con me è sempre stata molto gentile“, dice, affermando che le ha sempre dato l’impressione di voler diventare un’attrice “con la A maiuscola”.
La difesa di Alberto Tarallo da parte di Manuela Arcuri
Manuela Arcuri difende anche Alberto Tarallo, su cui pesano moltissimi dubbi della magistratura sul ruolo che ha rivestito nel suicidio di Teodosio Losito. “Non posso neanche pensare che Albero abbia portato al suicidio Teodosio”, confessa l’attrice. Dalle sue parole traspare l’enorme affetto e stima che lei aveva per i due uomini.
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L’Arcuri rivela di quanto i due si mostrassero sempre molto disponibili verso i loro assistiti, dando il tutto per tutto. “In 15 anni mi ha consigliato moltissime cose, senza mai impormi nulla” continua ancora l’attrice nella sua difesa. Poi rivela di come i due vivessero in continua complicità, senza farsi mai mancare nulla. Per questi motivi per lei è davvero impensabile che Tarallo abbia avuto qualche colpa nel suicidio del compagno.