L’appello della madre di Fabrizio Corona si rivolge al Tribunale, il figlio è gravemente malato, deve tornare a casa.
Fabrizio Corona si ritrova ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda. L’ex paparazzo è in sciopero della fame: è in grado di autodistruggersi perché fortemente malato, ha spiegato la madre. Da 8 giorni è al digiuno, questa la sua protesta contro il Tribunale di sorveglianza di Milano.
Ieri la madre Gabriella Privitera è andata a trovarlo nel reparto di psichiatria: anche lei lancia un appello al Tribunale, Fabrizio non può fare altri 9 mesi in cella, è gravemente malato. “Era molto dimagrito, ho cercato di convincerlo ad ingoiare almeno un po’ di zucchero ma non ne vuole sapere” ha spiegato la donna al Corriere della Sera.
L’uomo è in protesta perché si sente vittima dell’accanimento della Corte. “Mio figlio è ossessionato dal denaro, perché così riesce a darsi un valore, è vittima di se stesso, in questo modo cela la sua mancanza di autostima” ha spiegato disperatamente ai giornalisti.
Sa che suo figlio ha sbagliato, non lo nega, ma lotta per lui perché conosce bene la sua malattia e le sue sofferenze.
Potrebbe interessarti anche >>L’isola dei famosi è solo l’inizio: già deciso il prossimo progetto di Tommaso Zorzi
Fabrizio Corona è malato gravemente, la madre fa un appello disperato al Tribunale
“Da una quindicina d’anni la malattia è venuta fuori piano piano” ha iniziato a raccontare la madre. “Fabrizio è affetto da una grave malattia psichica: ha un disturbo borderline – spiega tra le lacrime- con l’aggiunta di un disturbo bipolare narcisistico associato alla sindrome depressiva“.
Potrebbe interessarti anche >>Can Yaman e Diletta Leotta assieme a Milano: nelle foto un indizio rivelatore
Questo il motivo che lo portava a compiere reati: una persona insana di mente, molto sofferente. “Le malattie psichiatriche vengono mimetizzate con il comportamento opposto alla sofferenza” ha spiegato poi, continuando a parlare di Fabrizio. Corona ha un atteggiamento altalenante, “Deve tornare a casa con la famiglia, solo così si può salvare, rischia il suicidio“.
