Attimi di panico in diretta tv per il giornalista Matano: l’uomo è stato costretto ad un gesto estremo dopo le parole della mamma di Corona.
Il caso Fabrizio Corona continua a scuotere l’opinione pubblica. Nei giorni scorsi, il noto paparazzo dei vip è stato protagonista di un gesto estremo alla notizia del suo ritorno in carcere. Un gesto che ha richiesto l’intervento della polizia ed il conseguente arresto e la detenzione in un reparto psichiatrico. Qui l’uomo ha continuato a farsi del male ma soprattutto ha dato il via ad uno sciopero della fame e della sete. Il modo giusto, secondo l’uomo di farsi ascoltare.
Intanto, però, fuori la struttura c’è la mamma di Corona, Gabriella Privitera che, con ospitate televisive, sta raccontando la storia di suo figlio. Non ultima la sua presenza negli studi de “La vita in diretta” nella puntata di ieri pomeriggio. Qui, però, le parole della donna hanno costretto il conduttore, il giornalista Alberto Matano, ad un gesto clamoroso.
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Caso Corona, il caos negli studi Rai
La signora Privitera ha parlato ai microfoni della Rai per difendere il figlio Corona dalle accuse che sono arrivate ai suoi danni negli ultimi giorni. Non solo perché la donna ha voluto mandare un chiaro messaggio anche alle istituzioni che si stanno occupando del suo caso. Fabrizio, secondo Gabriella, deve essere aiutato ma il suo caso non può essere risolto tra le mura di un carcere: “Il provvedimento preso nei confronti di mio figlio non è nei limiti nella legge. Vogliono farlo fuori e se muore mio figlio ce l’avranno sulla coscienza. La giustizia deve essere giusta e se le sentenze sono ingiuste, non vanno rispettate. Non siamo in un regime dittatoriale”.
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Le forti parole della donna hanno costretto lo stesso conduttore, Alberto Matano ad un gesto estremo. Il giornalista si è, infatti subito dissociato dalle parole della donna sottolineando che quella resta un’opinione solo della Privitera e che le sentenze dei giudici vanno sempre rispettate nonostante la rabbia e la preoccupazione: “Le sono vicino, però, prestiamo attenzione quando diciamo che sono responsabili i magistrati. Lei può non condividere la decisione, ma non possiamo neppure condividere questo messaggio. Dobbiamo rispettare la legge e le sentenze”.
