Il Commissario Straordinario Francesco Figliuolo ha un piano vaccinale ambizioso e punta ad aumentare il numero di dosi giornaliere
“Dobbiamo accelerare“. Esordisce con questa dichiarazione d’intenti il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo. Il generale punta a dare una svolta decisiva alla campagna vaccinale attualmente in corso, e ne parla approfonditamente a Che Tempo Che Fa. Quella dei vaccini è la priorità assoluta del governo italiano e si stanno studiando tutte le possibilità per renderla più efficace possibile.
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L’aiuto più importante, in questo momento, potrebbe arrivare proprio dall’autorizzazione all’utilizzo del vaccino Johnson&Johnson. Questo, infatti, è più facile da trasportare e da conservare rispetto agli altri e, aspetto fondamentale, non richiede un richiamo per essere efficace. Già dalla prima iniezione, infatti, questo vaccino garantisce la protezione dal Coronavirus.
“Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo, bene. Sennò si va su classi vicine e sennò chiunque passa va vaccinato. Questo bisogna fare.”
– Il Generale Figliuolo a #CTCF da @fabfazio e @RobertoBurioni. pic.twitter.com/SKqbU9ezmZ
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 15, 2021
Gli obiettivi posti da Figliuolo sono molto ambiziosi, ma il generale sembra crederci molto ed espone il suo piano. 500 mila vaccini al giorno, per garantire la copertura all’80% degli italiani entro la fine di settembre. Un piano che, se dovesse funzionare, imprimerebbe una svolta decisiva alla lotta al virus.
L’idea è quella di aumentare i centri per le vaccinazioni, il personale e, ovviamente, il numero dei vaccini. Dei quali dovrebbero arrivare migliaia di nuove dosi entro aprile, proprio della Johnson&Johnson. Nonostante i problemi che si sono presentati nelle scorse settimane, dice Figliuolo, la pressione di Draghi sulle case farmaceutiche è stata decisiva.
Nuove zone rosse per accelerare la campagna vaccinale
Intanto, inizia oggi il nuovo regime di restrizioni deciso dal governo. Niente più zone gialle, ma solamente fasce rosse e arancioni. In questo modo, si vuole intensificare la campagna vaccinale anche tramite nuove chiusure e, soprattutto, limitando gli spostamenti della popolazione.
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L’unica regione a “salvarsi” è la Sardegna, che resta bianca, mentre tutte le altre vedono, nel periodo dal 15 marzo al 6 aprile, intensificarsi controlli e restrizioni. L’unica eccezione è per i giorni di Pasqua e Pasquetta, dove, pure restando attive le limitazioni, si potranno raggiungere abitazioni private di amici e parenti una sola volta al giorno.
Questo nuovo piano, molto simile a quello visto a Natale, serve proprio a cercare di far calare la curva epidemiologica e, nel frattempo, imprimere un’accelerata alle vaccinazioni. Vedremo se funzionerà o se sarà necessario valutare altre soluzioni.