“Per mantenere la famiglia ho cambiato vita”: l’emozionante confessione di Alex Schwazer

Alex Schwazer, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008, ha raccontato a Silvia Toffanin la sua vita dopo le accuse di doping.

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L’atleta Alex Schwazer (Getty Images)

La vicenda sportiva e umana di Alex Schwazer ha coinvolto tutto il mondo dello sport italiano. L’atleta altoatesino infatti combatte da anni una battaglia contro la giustizia sportiva, che lo ha squalificato dopo un presunto caso di doping che da subito ha raccolto sospetti. Il mese scorso il Gip del Tribunale di Bolzano ha archiviato il caso aperto dopo la sua seconda positività, sostenendo che il fatto non sussiste.

Un primo passo per la riabilitazione umana e sportiva del marciatore medaglia d’oro, ma che comunque non gli ridarà i nove anni lontano dalle piste. Dal momento della sentenza del Gip di Bolzano l’atleta ha girato numerose trasmissioni per raccontare la sua verità, arrivando sul palco del Festival di Sanremo. L’ultima trasmissione a cui ha partecipato è Verissimo: in questa occasione ha raccontato alla conduttrice Silvia Toffanin la sua vita dopo la squalifica del 2016.

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Alex Schwazer e la confessione a Silvia Toffanin: “Si vive lottando”

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L’atleta Alex Schwazer (Getty Images)

La sentenza del Tribunale di Bolzano ha cominciato la riabilitazione di Alex Schwazer, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008. Durante la sua partecipazione a Verissimo il campione olimpico ha raccontato a Silvia Toffanin la sua vicenda, sia dal punto di vista umano che da quello sportivo. Il 36enne altoatesino ha confessato di non essersi arreso solo perché consapevole di essere innocente. Nel corso degli anni ci sono stati, come era prevedibile, numerosi alti e bassi: tuttavia secondo Schwazer “si vive lottando“, quindi non ha mai mollato.

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Tuttavia di ritorno da Rio De Janeiro, dove avrebbe dovuto concorrere per le Olimpiadi del 2016, ha subito capito di dover trovare un nuovo lavoro per mantenere la sua famiglia. Ha così cominciato ad allenare sportivi dilettanti, dal momento che la sua squalifica gli impedisce tutt’ora di allenare a livello agonistico. L’obiettivo però è quello di tornare alla ribalta con le Olimpiadi di Tokyo 2021. Un messaggio di speranza alla fine di un percorso sportivo e umano complesso, anche se l’Italia potrebbe gareggiare sotto lo stendardo olimpico senza il tricolore per via della sanzione inflitta dal CIO.

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