“Riaprire gli stadi in sicurezza”: tutti i dettagli della proposta di Gravina

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina chiede di riaprire gli stadi ai tifosi in sicurezza: “Abbiamo dimostrato di poter rispettare i protocolli”

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San Siro (Getty Images)

Gli stadi italiani sono ormai chiusi da marzo dell’anno scorso, eccezion fatta per un brevissimo periodo. La pandemia in corso ha reso più che necessaria questa misura, varata insieme a tutte le chiusure disposte per contenere la diffusione del Coronavirus.

L’anno scorso, in un momento in cui le autorità  avevano registrato molti segnali incoraggianti, il Governo ha fatto un tentativo per una riapertura parziale degli impianti. Un decreto ad hoc aveva permesso l’ingresso di un numero limitato di tifosi, da calcolare in base alla capienza dello stadio. Era stato un segnale incoraggiante per tutto il movimento calcistico, apprezzato da tifosi e addetti ai lavori. Gli stadi erano usciti da quel velo di silenzio che avvolgeva ogni singolo match di serie A e per un po’ la normalità non sembrava più così lontana.

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Poi però, la situazione è peggiorata di nuovo e, il 15 ottobre, gli stadi sono stati nuovamente chiusi al pubblico. Una condizione che da quel momento in poi non è più cambiata. Ora però Grabriele Gravina, il presidente della FIGC, chiede che al governo di riprendere in mano la questione e pensare a una nuova riapertura, ovviamente parziale, degli impianti.

“Abbiamo provato che i protocolli funzionano” dice Gravina

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La desolazione di uno stadio vuoto (Getty Images)

Il presidente della FIGC prende spunto dall’ipotesi della riapertura di teatri e cinema per fine marzo. “Anche il calcio è cultura” ha dichiarato Gravina, prendendosi le responsabilità per queste parole che, dice, non devono essere intese come offensive. L’idea del presidente è che, se venisse permessa la riapertura degli spazi culturali propriamente detti, non ci sono motivi per non fare la stessa cosa con gli stadi.

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Gravina continua dicendo che tutta l’organizzazione della Serie A ha dimostrato che il rispetto dei protocolli e la loro efficacia funziona per mantenere basso il pericolo di contagio. “Far entrare 10mila persone in impianti con una capienza di 60mila non mi sembra un grave pericolo” è il riassunto del suo pensiero, e l’obiettivo di rendere il calcio lo spettacolo che è sempre stato è più che evidente.

Per Gravina, dunque, riaprire gli stadi di Serie A è una priorità che il Governo deve prendere in considerazione. Di certo la desolazione di uno stadio vuoto non è paragonabile a una partita incorniciata dai tifosi però ogni decisione va valutata con estrema attenzione.

 

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