Il governo sta valutando l’idea di una super zona rossa in tutta Italia, che porterebbe il paese verso un nuovo lockdown nazionale
Nonostante gli sforzi fatti da tutte le istituzioni in gioco, Governo, Regioni, ISS, la diffusione del virus non rallenta e le varianti preoccupano sempre di più. L’incidenza del virus è sempre più alta e il dpcm entrato in vigore il 6 marzo potrebbe essere sostituito presto.
Il governo Draghi starebbe studiando una serie di misure da approvare il prima possibile, forse già questa settimana. Venerdì 12 marzo potrebbe essere il giorno in cui verrà presentato il nuovo piano anti-covid e le ipotesi in ballo sono molte. Si va da alcune più blande ad altre che riporterebbero il paese in una situazione di chiusure quasi totali.
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La priorità assoluta riguarda il piano vaccinale, e l’obiettivo è quello di portarlo a completamento il prima possibile. La situazione sulla reperibilità dei vaccini avrebbe fatto passi avanti negli ultimi giorni e si inizia a parlare di riuscire a vaccinare l’intera popolazione italiana entro l’estate.
Proprio in quest’ottica si ricomincia a parlare di un lockdown nazionale che, in un momento come questo, non escludono neanche i partiti che nei mesi scorsi vi si erano opposti di più. L’idea è quella di mettere l’Italia intera in una super zona rossa, con alcune eccezioni relative alle regioni in fascia bianca, per far calare la curva epidemiologica e permettere una campagna vaccinale più rapida ed efficace.
Alla fine di questa settimana potrebbe essere emanato il decreto che riporterebbe l’Italia in zona rossa. L’ipotesi, che fino a qualche tempo fa era evitata da tutti, ora torna prepotentemente a farsi strada.
Un lockdown generalizzato di tre settimane, con l’obiettivo di vaccinare più persone possibili in questo periodo e far calare in questo modo la curva dei contagi. Si sta valutando anche l’eventualità di modificare il coprifuoco e portarlo dalle 22 alle 20 o addirittura alle 19.
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In molti hanno dichiarato l’impossibilità di far entrare in vigore delle misure restrittive uguali a quelle del marzo scorso e questa della super zona rossa sembra essere il miglior compromesso. Le vaccinazioni, dopo le categorie più a rischio, potrebbero procedere prendendo in considerazione l’ordine alfabetico e il dato anagrafico della popolazione.
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