Fasma ha usato la musica come terapia per tenere a bada la violenza nella sua vita, ma all’inizio non credeva in questa carriera.
Fasma lo avevamo già visto l’anno scorso tra le nuove proposte del Festival di Sanremo con Per sentirmi vivo ed è per questo motivo che quest’anno è passato di diritto tra i big. Il giovanissimo rapper si presenta con il brano Parlami e nonostante i problemi tecnici della terza serata con Nesli, sta gestendo il palco dell’Ariston discretamente. Ma scopriamo qualcosa di più sulla storia di questo ragazzo e sul suo percorso artistico.
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Fasma è il nome d’arte di Tiberio Fazioli, ragazzo romano classe 1996. Appassionato di musica fin da piccolo, ha 13 anni quando inizia a scrivere le proprie canzoni. In realtà il suo esordio nel mondo della musica risale al 2016 quando con altri artisti Fasma fonda la crew WFK. Nel 2017 escono i suoi primi singoli, come Monnalisa e Marylin M. che anticipano il suo EP di esordio, pubblicato nel giugno 2018. Nell’estate dello stesso anno partecipa al Summer Festival e nel novembre 2018 incide il suo primo album, Moriresti per vivere con me?. Nell’estate riscuote un grande successo con il brano Mi ami. L’anno successivo si classifica terzo tra le nuove proposte del Festival di Sanremo e pubblica l’album Io sono Fasma. Nel 2021 è sul palco dell’Ariston con Parlami.
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La biografia di un cantante non rende mai il percorso che c’è dietro. In una recente intervista Fasma ha spiegato di essersi appassionato al genere del rap dopo aver ricevuto in regalo un cd di Eminem; crescendo il ragazzo si è reso conto che la sua passione stava diventando qualcosa di più, una sorta di sfogo personale, che lo aiutava a ritrovare la calma. Fasma ha raccontato: “Sono una persona agitata e ho avuto problemi di violenza. La musica era l’unica cosa mia che nessuno poteva toccare e mi aiuta a riflettere e confrontarmi con me stesso”.
È stato un amico a convincere il rapper a registrare i suoi pezzi, ma Fasma era molto riservato sulla sua musica e non voleva nè pubblicarla nè farla ascoltare a nessuno; non credeva davvero che grazie alle sue canzoni avrebbe raggiunto il successo. Solo dopo aver incontrato il produttore GG si è convinto a far consocere al mondo il proprio talento e ha scoperto il genere che lo rispecchia di più: l’emo-trap.
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