Con un post su Facebook il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti annuncia le sue prossime dimissioni: “Uno stillicidio”
Una decisione a sorpresa che lascia tutti senza parole, specie i fedelissimi: Nicola Zingaretti si è dimesso da segretario del PD.
Con un messaggio molto amareggiato postato su Facebook, Zingaretti parla di “stillicidio continuo ai miei danni”. Il post presenta passaggi molto duri, anche e soprattutto verso chi del PD ne fa parte. Zingaretti scrive che si vergogna delle dinamiche che ha visto all’interno del suo partito: “Si continua a parlare di poltrone e di primarie quando siamo in piena emergenza“.
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Il tono del post è davvero disarmato e fa trasparire tutta la delusione dei Zingaretti di fronte alla situazione che ha dovuto affrontare. “Mi hanno colpito gli attacchi anche di chi ha condiviso le mie scelte di questi anni”, scrive, riferendosi alle continue critiche ricevute dai suoi colleghi. Quella di Zingaretti è stata una decisione senza dubbio sofferta, che rischia di mischiare le carte in tavola negli equilibri del suo partito. Ora, infatti, si dovrà trovare un sostituto, compito che spetterà all’Assemblea Nazionale.
“Il PD non può rimanere fermo per una guerriglia quotidiana”
“Non possiamo rimanere impantanati in una guerriglia quotidiana” scrive nel post, in uno dei passaggi forse più significativi. Il riferimento è probabilmente ai problemi interni al PD che dopo la caduta del Governo Conte si sono riacutizzati.
Le decisioni di Zingaretti sono state criticate in passato a volte anche in maniera molto plateale e aggressiva. Ora, si legge, l’ormai ex segretario non è più disposto ad accettare questi attacchi, soprattutto visto che provengono dall’interno del partito che, scrive, ha contribuito a salvare.
Ora le dimissioni devono essere presentate alla Presidente del partito prima di essere formalizzate ma in pratica possiamo considerare Nicola Zingaretti come l’ex segretario del Partito Democratico. Prima del commiato definitivo nel post, un’ultima stoccata rimanda tutti a prendersi le proprie responsabilità.
Questo gesto inaspettato ora dovrà, per forza di cose, portare ad una discussione interna al PD. Vedremo cosa ne uscirà fuori.
