La Lombardia cambia ancora e diventa “arancione rinforzato”: le nuove regole

Attilio Fontana firma una nuova ordinanza in Lombardia e da stanotte l’intera regione sarà “arancione rinforzato”: le nuove regole

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Attilio Fontana ha firmato una nuova ordinanza (Getty Images)

Con l’evolversi della situazione Covid, continuano a cambiare anche le contromisure prese dalle istituzioni. La Lombardia continua a essere una delle regioni più colpite dal virus, e proprio per questo da stanotte diventerà di colore “arancione rinforzato”.

Il governatore Attilio Fontana ha preso questa decisione dopo dei lunghi confronti con tutti gli organismi regionali e nazionali.  Questo cambiamento necessario nelle misure restrittive si è reso necessario dopo l’aumento dei casi Covid nella regione e in virtù della particolare situazione economica e sociale nella regione.

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Le nuove misure resteranno in vigore almeno fino al 14 marzo e rendono nulli gli effetti delle decisioni prese precedentemente. L’ultima in ordine temporale, prevedeva la suddivisione della Lombardia in diverse zone a seconda della situazione epidemiologica in ognuna di esse. Ora però l’obiettivo è sia quello di contenere il virus nelle zone più esposte che quello di proteggere le aree finora meno colpite.

Cosa prevede il regime di “arancione rinforzato”

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Quali regole ci saranno da stanotte in Lombardia? (Getty Images)

Come fa intuire il nome, la fascia dell’“arancione scuro” presenta regole più restrittive dell’arancione ma più leggere della rossa.

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Dalla mezzanotte di oggi, i lombardi dovranno abituarsi a queste nuove restrizioni per tutta la prossima settimana. La novità più discussa riguarda le scuole e le seconde case. Da domani resteranno chiusi tutti gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, a esclusione degli asili nido. Niente più presenza al 75% per i licei ma solo didattica a distanza.

Inoltre, diversamente che nella zona arancione, in quella attiva da stanotte sarà vietato andare nelle seconde case anche se situate all’interno dei confini regionali, se non per le solite “comprovate esigenze di necessità o emergenza”. Chiusi bar e ristoranti, che potranno effettuare unicamente il servizio a domicilio. Per i bar, sarà consentito l’asporto fino alle 18.

Nuove misure che si sono rese necessarie dopo l’analisi degli ultimi dati e che si spera possano aiutare la situazione a migliorare.

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