Sanremo 2021, arriva un’accusa pesantissima: Achille Lauro viene accusato di blasfemia dopo la controversa esibizione
Stasera andrà in onda la terza serata di Sanremo e il cantante Achille Lauro è stato ospite delle due serate passate, sorprendendo il pubblico da casa con performance che hanno lasciato tutti a bocca aperta. Geniale, poliedrico ed unico, ieri sera Lauro ha sfoggiato un look ricercato che voleva essere un omaggio a Mina e si è esibito sulle note di “Bam Bam Twist”, la sua canzone che ci ha accompagnato per tutta l’estate.
SE QUESTA NON È ARTE ALLORA NON SO COSA SIA #Sanremo2021 pic.twitter.com/QWjXFqafU5
— edith⎊💐|-99| Achille Lauro stan account (@sstarkerr) March 2, 2021
La prima sera però, il look scelto dall’artista ha scatenato forti polemiche. Mullet blu scintillante, abito dalla foggia metallica e un collo di piume rosa: Lauro ha voluto omaggiare così Brian Slade, il protagonista glam di Velvet Goldmine, film del 1998. Ma non è tutto, perché sul suo viso sono scese anche lacrime di sangue! A questo punto, il direttore di Famiglia Cristiana ha voluto dire la sua e ci è andato giù pesante.
Visualizza questo post su Instagram
Achille Lauro: ecco le parole con cui Don Antonio Rizzolo si è scagliato contro di lui
Quindi, come previsto Achille Lauro ha alzato l’ennesimo polverone e stavolta le parole rivolte a lui sono state molto dure. Infatti, Don Antonio Rizzolo di Famiglia Cristiana ha commentato l’esibizione del cantante di “Me ne frego” definendo la sua interpretazione davvero eccessiva, a tratti scioccante ma soprattutto blasfema a causa della possibile allusione alla statue della Madonna e a immagini sacre legate alle lacrimazioni. Insomma, il direttore di Famiglia Cristiana non si è affatto risparmiato. Ma non finisce qui.
LEGGI ANCHE >> Bugo di nuovo a Sanremo: la rivincita dopo un tunnel nerissimo
Come se non bastasse, oltre alle lacrime di sangue che rigavano il viso di Achille Lauro, al centro dell’asta del microfono era in bella mostra anche un’applicazione a forma di cuore che poteva ricordare, come sottolineato da Don Antonio, il Sacro Cuore di Gesù, nel suo disegno con la cresta sopra che rappresenta il fuoco dell’amore. Dunque, bocciato a tutti gli effetti da Rizzolo. Adesso non ci resta che aspettare e chiederci quale sarà la prossima esibizione sul palco dell’Ariston di Achille Lauro.
