La polizia spagnola ha arrestato questa mattina Josep Maria Bartomeu, ex presidente del Barcellona, insieme ad altri tre dirigenti
Dalla Spagna arriva una notizia clamorosa. L’ex presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, è stato arrestato questa mattina con accuse molto pesanti, nell’ambito dell’operazione nominata Barçagate.
Già da metà febbraio del 2020 era scoppiato uno scandalo che aveva dato il via all’operazione e alle investigazioni. Da allora i magistrati hanno trovato nuovi elementi d’accusa che hanno portato all’arresto. L’ex presidente del club catalano avrebbe assunto alcune società con il compito di creare e diffondere contenuti sul web e sui social che potessero diffamare chi criticava apertamente la sua gestione. Insieme a Bartomeu le forze dell’ordine hanno arrestato anche quelli che erano il CEO e il direttore del dipartimento legale sotto la sua presidenza, Òscar Grau e Romà Gòmez Ponti.
Que se les investigue hasta el final !!!
Por dejar al club como lo han dejado, por dañar la imagen del Barça y de los socios, y por intentar destruir el club.
Y que a nadie se le ocurra mezclar al Barça con Bartomeu.
BARTOMEU NO ES EL BARÇA pic.twitter.com/yXxYFBrNv5— Jota Jordi (@jotajordi13) March 1, 2021
La testata giornalistica Cadena Ser aveva portato alla luce la questione dell’utilizzo di profili social per screditare quanti osavano mettersi contro Bartomeu già l’anno scorso. A seguito dell’inchiesta, diversi funzionari del club si erano dimessi, decisione presa anche da Bartomeu ma solo il 27 ottobre scorso, quando gli altri membri del board del Barcellona avevano presentato una mozione di sfiducia.
Piqué e Messi fra le vittime di Bartomeu
Fra le vittime illustri del “metodo Bartomeu” anche dei grossi calibri della squadra, fra cui Messi, Gerard Piquè, Xavi e Guardiola. Chiunque osasse mettersi contro di lui, veniva travolto da un’ondata di odio sui social.
I3 Ventures è la società assoldata da Bartomeu per mettere in piedi questa strategia. Con molte centinaia di profili Facebook e Twitter fasulli, questa azienda creava del malumore e delle voci negative intorno a chiunque osasse criticare Bartomeu o prendesse decisioni non gradite.
A far sorgere dei sospetti, all’inizio, il metodo di pagamento scelto dall’ex presidente. 1 milione di euro pagato in 6 versamenti diversi di poco al di sotto di 200 mila euro l’uno. Un modus operandi che ha dato il via all’inchiesta.
A breve sono in programma le elezioni del nuovo presidente, indette proprio a seguito delle dimissioni di Bartomeu, e a questo punto ci si domanda se e come si procederà dopo questo scandalo.