Piano vaccini, Bertolaso cambia strategia: “Precedenza a chi lavora”

Guido Bertolaso cambia la strategia del Piano Vaccini della Lombardia, proponendo di dare la precedenza ai lavoratori dopo aver vaccinato gli over 80.

vaccini Bertolaso cambia strategia
Guido Bertolaso, consulente per il piano vaccinale della Regione Lombardia (GettyImages)

Nell’intervista rilasciata all’Eco di Bergamo, il coordinatore della campagna vaccinale della Regione Lombardia annuncia che ci potrebbe essere un cambio di strategia nella somministrazione dei sieri. Secondo Guido Bertolaso, dopo gli over 80, bisogna dare la precedenza al mondo del lavoro.

Scelta che stravolgerebbe le priorità anagrafiche di vaccinazione decise in precedenza, senza per altro mettere in pericolo l’obiettivo primario che è quello di immunizzare tutti i cittadini lombardi entro giugno, per dare finalmente respiro a una delle regioni più colpite dal virus.

Per questo motivo, come ha spiegato Bertolaso nell’intervista, bisogna raggiungere più di 100 mila somministrazioni al giorno entro il mese di aprile. In questo modo i lombardi tra  i 16 e i 60 anni, che ammontano a  6,5 milioni, “potranno essere vaccinati entro 2 o 3 mesi”.

Potrebbe interessarti – Draghi cambia gli equilibri della Protezione Civile: “tagliato” Borrelli

Piano vaccini, Bertolaso cambia strategia: “Precedenza a chi lavora”

vaccini Bertolaso cambia strategia
Cambio di strategia nel Piano vaccinale della Regione Lombardia – GettyImages

Il mondo produttivo non può fermarsi e quindi va immunizzato prima del previsto. Guido Bertolaso è pronto a rivedere la strategia del piano lombardo di vaccinazione. “Fermo restando che medici, infermieri e Rsa devono essere vaccinati, ci sta anche che si facciano gli over 80» ha spiegato all’Eco di Bergamo. “Ma poi – ha aggiunto – non si può continuare a scendere seguendo la fascia anagrafica».

Nell’intervista Bertolaso ha chiarito ancora meglio quelle che sarebbero le sue nuove intenzioni: “Lo so, mi spareranno addosso, ma questa cosa va detta, il mondo produttivo deve andare avanti. Quindi sotto con chi lavora, chi sta in fabbrica, chi si muove, chi non ha potuto lavorare in questi mesi come bar e ristoranti”.

Potrebbe interessarti – Parrucchieri, teatri e discoteche: cosa dovrebbe accadere con il nuovo Dpcm

Purtroppo la Lombardia, come il resto d’Italia, sta facendo i conti con la riduzione delle consegne. Ma Bertolaso ha fiducia nei nuovi sieri: “Aspettiamo Johnson&Johnson, che prevede una sola dose. E poi anche Spitnik. Può decollare anche quello, se autorizzato».

Ma intanto, per ovviare al problema, la strada da seguire è quella del modello Regno Unito, che ha trovato conferma in altri paesi. Bisogna procedere alla prima somministrazione, ha spiegato Bertolaso, perché “c’è tanto di studio che dice che con la prima dose c’è copertura immunitaria”. In questo modo la malattia non sarebbe completamente estirpata ma si “ridurrebbe l’emergenza in corso in tempi brevi”.

E infatti la regione Lombardia si è già mossa in tale senso, richiedendo l’autorizzazione a procedere al Ministero della Salute. Richiesta che al momento è in fase di valutazione.

 

Gestione cookie