Parrucchieri, teatri e discoteche: cosa dovrebbe accadere con il nuovo Dpcm

Arrivano le prime informazioni sulla bozza del nuovo Dpcm: novità in arrivo per parrucchieri, teatri e discoteche.

Parrucchieri teatri discoteche cosa dovrebbe accadere con il nuovo Dpcm
Nuovo Dpcm (Getty Images)

Grande attesa per il nuovo Dpcm, che dovrà stabilire le nuove regole da applicare nella lotta contro la pandemia. L’attesa riguarda soprattutto quei settori economi che più hanno sofferto il regime di limitazioni imposto dalla necessità di combattere la diffusione del virus.

Tra questi ci sono senza dubbio le attività dello spettacolo come teatri, cinema, che stanno pagando a caro prezzo lo stop di un anno. Attesa per le nuove regole riguardanti la scuola e i parametri di valutazione del rischio epidemiologico.

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Teatri, parrucchieri e discoteche:  ecco cosa dovrebbe accadere

Parrucchieri teatri discoteche cosa dovrebbe accadere con il nuovo Dpcm
Teatro Alla Scala di Milano – GettyImages

Per Parrucchieri e Barbieri chiusura in zona rossa. Si legge infatti nella bozza: “Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24”. La bozza del Dpcm prevede che  fiere, discoteche e congressi restino chiusi anche in zona bianca: “Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.

Riaprono invece i teatri, a partire dal 27 marzo. Gli spettacoli aperti al pubblico in sale da concerto, sale cinematografiche, sale di teatro e in altri spazi anche all’aperto si svolgeranno con posti a sedere distanziati e preassegnati e distanziati. Altra condizione è che venga assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro. Regola che vale per il personale oltre che per gli spettatori non conviventi.

Tali attività si potranno svolgere a condizione che vengano approvati i protocolli di sicurezza preparati da Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico. Protocolli che indicheranno il numero massimo di spettatori per gli spettacoli all’aperto e al chiuso, per ogni singola sala. Sono esclusi gli eventi per i quali non è possibile rispettare tali condizioni.

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Per quanto riguarda la scuola, resta in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie. Per le  superiori la didattica è in presenza “almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%”.

Il Dpcm entrerà in vigore dal 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile, senza alcuna eccezione per il giorno di Pasqua. Altra novità è l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto presso il  Ministero della salute, a cui siederanno i suoi rappresentanti e quelli dell’Iss, delle Regioni e delle Province autonome, più un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie. Il tavolo tecnico dovrà rivedere po aggiornare i parametri di valutazione del rischio.

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