Cambio di strategia per i vaccini: il piano di Bertolaso per combattere il virus

Guido Bertolaso studia una nuova strategia sui vaccini per combattere la diffusione del virus. Ipotesi chiusura per le zone più colpite

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Guido Bertolaso, consulente per il piano vaccinale (GettyImages)

Guido Bertolaso ha proposto al Consiglio regionale della Lombardia una nuova strategia per ciò che riguarda il piano vaccini. “Andremo a vaccinare i territori più colpiti” per fare in modo di contenere la diffusione del Covid e di gravare il meno possibile sugli ospedali.

Il consulente per il piano delle vaccinazioni appare molto risoluto nelle sue proposte. Annuncia che non si andrà in nessun modo a ridurre la vaccinazione per ciò che riguarda gli over 80, ipotesi che aveva preso piede nelle scorse settimane. Si rivaluteranno però quelle che sono le priorità, le categorie che avranno diritto per prime alla vaccinazione.

“Dovremo concentrarci sulle categorie professionali” propone, visto che la zona di cui si sta occupando, quella di Bergamo e Brescia, è un territorio di “altissimo significato industriale”.

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Proprio relativamente alle due città lombarda, Bertolaso avanza proposte anche drastiche. La vaccinazione dovrà essere fatta nel minor tempo possibile nei territori di confine fra le due zone urbane, con particolare attenzione a quella di Brescia. Secondo gli ultimi dati, infatti, è qui che sono presenti  i focolai a cui va prestata maggiore attenzione. L’ipotesi è quella di chiudere il più possibile. Scuole, asili nido, obbligare allo smartworking ovunque sia possibile e imporre il divieto di raggiungere le seconde case.

“Vaccino come strumento principale per il contenimento”

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Letizia Moratti (GettyImages)

Queste proposte sono state ben accette dall’Assessore al welfare della Regione Lombardia. L’idea di rimodulare la somministrazione della vaccinazione anche tenendo conto della situazione economica della regione era un’ipotesi già ventilata nelle scorse settimane.

Inoltre è stata accolta positivamente anche la rimodulazione della somministrazione vaccinale. Il piano è quello do prevedere la somministrazione di una sola dose o posticipare di sei mesi la seconda somministrazione. Tutto questo andrebbe fatto nell’ottica di avere a disposizione più dosi di vaccino e permettere la vaccinazione di una fetta più ampia di popolazione. Se la risposta dovesse essere positiva, dice Bertolaso, la situazione potrà essere considerata in netto miglioramento.

Ormai ogni giorno ci sono nuove proposte per cercare di arginare la diffusione del virus, con l’intenzione di fare passi avanti significativi verso il ritorno alla normalità. 

Alcune delle zone del Nord Italia sono fra le più colpite e proprio in quest’ottica si vanno ad inserire le nuove proposte di Bertolaso, con la speranza che la situazione possa migliorare il prima possibile.

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