Francesco Sarcina, droghe pesanti e non solo: confessione macabra sulle ceneri del padre

La confessione di Francesco Sarcina sulla sua vita, fra droghe, musica e l’aiuto degli amici cari. E quando sparse le ceneri del padre…

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Francesco Sarcina (Foto Facebook)

Una vita da musicista, frontman delle Vibrazioni, il successo, la droga, il rapporto con le persone care. Francesco Sarcina si racconta, lasciandosi andare ad una lunga confessione sui suoi sbagli e su come è riuscito a tirarsi su.

“Sono rimasto folgorato dalla musica quando ero un adolescente”, racconta, ripensando a quando con i suoi amici nella periferia di Milano si lasciava andare, anche un po’ troppo. “Ricordo perfettamente il momento” ricorda, di quando si è per la prima volta improvvisato cantante, tenendo una chitarra davanti allo specchio.

Poi il successo con il suo gruppo, le Vibrazioni, e i moltissimi sbagli che ancora oggi si porta appresso. Dice di non voler dare la colpa a nessuno per le scelte errate che ha fatto in passato, ma solo a se stesso.

La droga è stato il suo errore più grande, che l’ha portato in fondo ad un tunnel dal quale è riuscito ad uscire solo grazie all’aiuto delle persone che gli erano più vicine. Racconta di come si sentisse “anestetizzato” e si dica pentito di aver fatto uso di sostanze pesanti, si sente un sopravvissuto. È riuscito a sopravvivere grazie alla vicinanza dei suoi due figli, Tobia e Nina, e di una amico carissimo, J-Ax. “È stato lui a dirmi come uscire dal tunnel della droga”. La confessione di Francesco Sarcina sulle droghe che ha utilizzato, su quel periodo della sua vita, è toccante e commovente, si sente tutto il suo pentimento.

Il rapporto col padre e la malattia

 

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Importante il passaggio sul padre, sul rapporto che li legava. “Lui era come me” racconta, ripensando a quando a causa di un ictus non ha più potuto godersi la vita come gli piaceva fare. Parla di quando l’ha portato ad un suo concerto, mettendolo sotto il palco, e fosse affranto nel vedere che non poteva scatenarsi come avrebbe fatto in condizioni normali. “Credo di aver cantato male quella sera”. Quando è morto ha voluto spargere le sue ceneri in mare, dice che gli sarebbe piaciuto. Poi racconta divertito che, a causa di un cambio di vento, quelle ceneri gli siano finite in faccia. “Mi bruciava tutto, le narici, gli occhi. Ho sniffato le ceneri di mio padre, come Keith Richards

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La scoperta di un tumore localizzato, poi, gli ha fatto rivedere le sue priorità. Anche in questo caso, vicino a lui c’è stato J-Ax, che gli ha consigliato una struttura per curarsi.

Ora è uscito il suo libro “Nel Mezzo”, dove Sarcina si racconta e si lascia andare ai ricordi più profondi della sua intera vita.

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